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Le città sono la rappresentazione più evidente della irregolarità spaziale delle dinamiche economiche, sociali e ambientali. La concentrazione spaziale di persone e fattori di produzione nelle aree urbane ha un forte impatto sull’ambiente e sul clima, ma è anche il motore della trasformazione sociale verso uno sviluppo economico più sostenibile. Il progetto SpatialModUS riconosce l’eterogeneità spaziale alla base della transizione economica, ambientale ed energetica in corso e mira ad approfondire l’analisi degli aspetti spaziali coinvolti in tale transizione. Lo fa sfruttando la crescente disponibilità di dati ottenuti telerilevati ad alta risoluzione e lavorando su modelli statistici di downscaling per capire come la demografia, l’urbanizzazione, lo sviluppo economico e il cambiamento climatico interagiscono influenzando le trasformazioni sociali. Sviluppando l’esperienza di precedenti progetti della Fondazione Eni Enrico Mattei, come Re-Cities, EcoValue e CitAge, il progetto SpatialModUS non si limita all’analisi di dati ad alta risoluzione ma mira a sviluppare ricerche empiriche su una varietà di temi legati alla trasformazione urbana sostenibile, compresa la transizione verso un’economia circolare a basse emissioni di carbonio, l’impatto ambientale dello sviluppo urbano e l’analisi economica degli ecosistemi urbani.

  • Costruzione di dati spaziali basati su un modello con risoluzione 1×1 km della domanda di elettricità residenziale in Italia nel 2050 considerando le variazioni demografiche, urbanistiche e climatiche;
  • Costruzione di dati spaziali basati su un modello con risoluzione 1×1 km degli impatti economici dei cambiamenti climatici sul PIL Europeo nel 2050 considerando diversi scenari Shared Socioeconomic Pathways – Representative Concentration Pathways (SSP-RCP);
  • Analisi della relazione esistente tra diversi indicatori ambientali e le caratteristiche socioeconomiche e spaziali specifiche delle città;
  • Sviluppo di una nuova metodologia per mappare gli impatti economici settoriali sul PIL di shock climatici di diverso tipo e i cambiamenti nella loro distribuzione spaziale, attraverso procedure di mappatura dasimetrica e downscaling;
  • Analisi dei driver e della performance economica delle innovazioni nel paradigma dell’economia circolare e studio dell’adozione di pratiche e processi innovativi come la circolarità e l’economia digitale nel settore manifatturiero.