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Il processo di decarbonizzazione deve essere completato entro il 2050 per mantenere la terra vivibile per l’uomo. La maggior parte delle persone, probabilmente 2 su 3, per quell’anno vivranno in contesti urbani. Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dipende in gran parte da come si comporteranno le città: I meccanismi come la rendita fondiaria, le dinamiche sociali e le relazioni di potere sono occultati dall’attuale retorica dello sviluppo sostenibile. Tra le città, il Nord globale può svolgere un ruolo attraverso nuove forme di architettura, nuovi stili di consumo e mobilità intelligente basati sull’economia digitale. Tuttavia in Horizon 2050 le città del Sud del mondo saranno determinanti. Andranno controllate le emissioni dovute all’esplosione urbana, regolamentate le attività informali e mitigati i trasporti inquinanti nelle megalopoli. Ma si tratta anche di favorire l’educazione e la socialità, ridurre le ingiustizie sociali ed etniche e aiutare le famiglie.

Il progetto analizzerà la situazione attuale e svilupperà una strategia di impatto a breve, medio e lungo termine per le città, rafforzata dal dialogo interculturale, dall’apprendimento reciproco, dallo scambio e dalla cooperazione. Aumenterà la consapevolezza e fornirà linee guida chiare agli stakeholder attraverso gli output che saranno prodotti dal progetto.

I risultati e output principali del progetto includeranno:

  • Un’analisi di alcuni dei processi globali inerenti i Sud del mondo (Africa, Asia, America Latina, Sud Europa) in collaborazione con alcuni partner internazionali della Fondazione Eni Enrico Mattei;
  • Un dibattito, con 30 accademici che si occupano di Sud del mondo, sul ruolo delle città nella prospettiva di Horizon 2050 attraverso la terza edizione della school che si terrà a novembre 2021;
  • La costruzione di alcuni strumenti di analisi il cui fine è informare e promuovere lo scambio di idee sul ruolo delle città nei processi di decarbonizzazione.