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Lo sviluppo sostenibile riguarda tutti gli aspetti ambientali, sociali, economici, che spesso sono erroneamente percepiti come separati dalla vita quotidiana. Capire cosa significa sviluppo sostenibile significa coltivare una nuova sensibilità verso il cambiamento del modo di pensare e agire.

In questo contesto e a questo scopo, il nexus esistente tra ricerca, giovani e sviluppo sostenibile è uno dei principali temi trattati all’interno dell’area trasversale Agenda 2030. A livello operativo, i progetti rientranti in questo settore riguardano principalmente l’ormai terza edizione di “Youth in Action for Sustainable Development Goals“, e il progetto “Disseminating the culture of Sustainable Development – Educare allo Sviluppo Sostenibile“.

Il primo è un concorso rivolto ai giovani under 30 che premierà le migliori idee progettuali in grado di favorire il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Il concorso è promosso da Fondazione Italiana Accenture, dalla Fondazione Eni Enrico Mattei e dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ed è ospitato sulla piattaforma digitale ideaTRE60, in collaborazione con ASviS e con il supporto di AIESEC, RUS e SDSN Youth.

Il secondo, invece, ha previsto un percorso svolto insieme alle classi di due istituti milanesi. Inizialmente, a queste è stato chiesto di rispondere ad un questionario su tematiche di sostenibilità, contenente domande personali di abitudini e aspettative future, e di cultura generale; sulla base delle risposte raccolte e insieme agli studenti del Politecnico di Milano, è stato organizzato un ciclo di seminari con la finalità di riflettere sulle sfide poste dall’Agenda 2030 e dai suoi SDGs, ed eventualmente rileggere il proprio stile di vita per giungere ad un cambiamento di pensiero che coinvolgesse ogni ambito della vita quotidiana.

Youth in Action

In primis, appaga il fatto che più della metà degli studenti intervistati avesse già sentito parlare e fosse in grado di descrivere – chi con più e chi con meno precisione – gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Inoltre, la maggior parte degli studenti hanno sostenuto di voler approfondire ulteriormente, soprattutto tra i banchi di scuola, i temi trattati nell’Agenda.

Ancora, la stragrande maggioranza degli studenti intervistati è convinta che, da una parte, i Paesi in via di sviluppo non siano gli unici ad essere interessati ai temi legati allo sviluppo sostenibile; d’altra parte, che non siano i Paesi più ricchi quelli più vicini al raggiungimento degli SDGs. In generale, lo Stato (a prova dell’integrazione tra la dimensione economica, sociale, ambientale ed istituzione di sviluppo sostenibile) è considerato essere il principale responsabile nel processo.

Tra i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, quello che cattura di più l’attenzione degli studenti è il #13 relativo al Cambiamento Climatico, che sembra preoccupare molto questa fascia di età. Forse anche per la visibilità mediatica che l’argomento ha avuto in quest’ultimo periodo, i giovani si dimostrano molto sensibili ai suoi contenuti, attivandosi concretamente e praticamente (basti pensare agli scioperi, alla disseminazione delle informazioni sui social, e non solo) per la soluzione del problema.

Per riassumere, gli studenti coinvolti nel progetto hanno dimostrato una grande sensibilità ai temi dell’Agenda, da loro descritta con termini quali “speranza”, “utopia”, “bisogno”: le nuove generazioni sembrano cogliere appieno le opportunità e allo stesso tempo la delicatezza/criticità delle sfide contenute negli Obiettivi.

Evento Disseminating the culture of Sustainable Development - Educare allo Sviluppo Sostenibile

Scarica la presentazione I giovani e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile

Terza edizione del concorso Youth in Action for Sustainable Development Goals