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La montagna, a differenza degli oceani e delle foreste, non è destinataria in modo diretto ed esplicito di nessuno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Eppure si tratta di un ambito territoriale, con un’identità molto specifica, particolarmente rilevante per l’Italia per la promozione di un nuovo modello di sviluppo che sia anche e soprattutto sostenibile.

In Italia le zone montane, incluse quelle turistiche, si caratterizzano per una serie di problemi economici e demografici, piuttosto noti in letteratura, riguardanti lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione residente, le ridotte opportunità offerte dal mercato del lavoro, la presenza di abitazioni ‘vuote’ e datate e di aree industriali dismesse, dotazioni di infrastrutture stradali e ferroviarie problematiche, bilanci pubblici locali ‘fragili’. In queste è anche vero che le zone la bellezza paesaggistica abbonda, l’aria è pulita, e in generale l’ambiente è di buona qualità.
Da più parti è stato sollevato dunque il seguente quesito: “Quale modello di sviluppo incentivare nelle aree montane per evitare l’abbandono delle terre alte?”. Sinora pochi tentativi sono stati fatti per provare a dare una risposta concreta ed efficace al quesito che, spesso, si limita a individuare nel turismo il principale driver di trasformazione. Il progetto di ricerca si propone di analizzare e valutare la potenzialità delle aree montane sotto il profilo della promozione di modelli di sviluppo sostenibile attraverso la ‘griglia’ degli indicatori e target dell’Agenda 2030.

Declinando la misurazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello di comune montano italiano e individuando e selezionando per ogni dimensione della sostenibilità gli indicatori più adatti a riflettere le specificità di questi territori, il progetto si prefigge di sviluppare uno strumento che comprenda la complessità delle sfide presentate dall’Agenda 2030 e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, affrontando le diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile, quali ambiente, società ed economia senza tralasciare la componente di policy.

L’analisi permetterà di pervenire ad una nuova declinazione locale dell’Agenda 2030, creando i presupposti per una sua generalizzazione e successiva replicabilità ad altre aree rilevanti del nostro Paese.

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Nell’ambito delle attività di progetto, nel 2023 viene promossa l’iniziativa di ricerca visuale “MostraTi – Noi pionieri della buona economia di montagna“, una mostra interamente digitale, ideata, progettata e organizzata dalla Prof.ssa Veronica Polin (Università degli Studi di Verona) e dalla Prof.ssa Laura Cavalli (Fondazione Eni Enrico Mattei), con il supporto del fotografo Luciano Perbellini e con il contributo del virtual designer Matteo Bernecoli.

Parte del progetto di ricerca “Quale sostenibilità per le aree montane in Italia?“, la mostra vuole raccontare il rapporto tra il territorio montano, le iniziative locali di buona economia e la loro visione trasformativa.

La mostra fa parte della iniziative promosse all’interno del palinsesto della Milano Digital Week 2023, di cui la Fondazione Eni Enrico Mattei è partner scientifico.

E’ possibile visitare virtualmente la mostra a questo link.

Maggiori informazioni sulla mostra sono disponibili nei documenti scaricabili di seguito.