2 minuti di lettura

Il cambiamento climatico in corso, i conflitti etnici e politici, la crisi economica ormai decennale, l’aumento delle diseguaglianze, i grandi player della sharing economy e del low cost, la manifestazione di grandi rischi geologici ignorati, stanno aumentando da molteplici direzioni la pressione a cui sono sottoposti i sistemi urbani organizzati. Il gruppo di ricerca EPiC, centro di ricerca nato dalle sinergie tra FEEM e IUAV e composto da studiosi di differenti discipline (economia, architettura, pianificazione, valutazione, agraria) affronta il tema della somma degli stress a cui sono sottoposti gli ambienti urbani e delle ricadute sui processi decisionali e di governo delle città attraverso il progetto Cities Under Pressure.

La ricerca parte dalla considerazione di come l’orizzonte di senso di ogni trasformazione territoriale sia stato sostituito da una finanziarizzazione dei processi produttivi e creativi. Non a caso le evoluzioni attuali nel campo urbanistico si focalizzano più sui sistemi (smart cities), sulle rappresentazioni (archistar, iconic architecture) o sulla selezione dei fruitori (military urbanism, gated communities) dello spazio anziché sulle sue morfologie. L’effetto è una discrasia tra una società che si auto-percepisce come potenzialmente in grado di eliminare ogni pericolo, e che al contempo ignora le grandi trasformazioni fisiche, economiche e politiche necessarie a non disperdere il patrimonio raggiunto di benessere e di sicurezza sociale.

Le città, intese non solo come luoghi fisici ma come spazi di confronto e del conflitto, mancano oggi di modelli e di paradigmi adatti ad affrontare le sfide di questa contemporaneità.
Cities Under Pressure è un invito al dialogo nella ricerca degli spazi in cui appare il limite, ed alla riflessione sugli strumenti per l’adattamento a, e non la compressione di, queste tensioni. Un ripensamento del fare città che possa proporre modelli complessi, capaci di dare sfogo alla pressione, di dare terreno al conflitto, per proporre delle risposte all’altezza delle sfide che questo tempo ci pone.

Attività in corso

I principali ambiti di ricerca sono:

  • l’integrazione di strumenti di analisi spaziale all’interno di modelli per l’interpretazione territoriale (con particolare attenzione ai temi della vulnerabilità e del rischio dei sistemi urbani);
  • le possibili applicazioni e ricadute sulla pianificazione territoriale degli approcci basati sui concetti di metabolismo urbano ed economia circolare;
  • l’adattamento dei contesti urbani alle diverse pressioni provocate da fenomeni naturali, economici, sociali o culturali.