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Gli attuali trend globali stanno rimodellando la domanda di beni di consumo, con ripercussioni sulla produzione di materie prime ed energia, sulle emissioni di anidride carbonica e sulla gestione dei rifiuti. Svincolare la crescita economica dall’uso di risorse naturali e dagli impatti ambientali è considerato un obiettivo desiderabile e raggiungibile con una consistente riduzione del consumo di materie prime.

L’economia circolare, nella sua concettualizzazione olistica, è un’economia basata sul riutilizzo dei materiali e su un loro impiego più efficiente. Il passaggio da un approccio economico lineare a un approccio circolare prevede una riduzione dell’impronta carbonica e della produzione di rifiuti. Seppur promosso come un modello sostenibile di produzione e consumo, manca, ad oggi, una valutazione complessiva degli impatti ad esso legati. Dati e informazioni rispetto agli impatti tangibili di un tale modello sono infatti profondamente legati alle specificità di contesto e di settore.

Il progetto CEc mira a fornire lo stato dell’arte riguardante l’implementazione dell’economia circolare in modelli di business e nelle norme europee. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto combina evidenze di diverso tipo, derivanti da analisi empiriche, casi studio e buone pratiche raccolti attraverso la partecipazione alla Piattaforma Italiana per l’Economia Circolare (ICESP) promossa da ENEA.

Attività in corso

  • L’economia circolare: misurarla per raggiungerla
    Nonostante nel corso degli ultimi anni siano emerse diverse concettualizzazioni di economia circolare, i diversi approcci non riescono a fornire una definizione chiara, univoca e generalmente condivisa. CEc mira a fare chiarezza su questa eterogeneità semantica, definendo il perimetro di azione dell’economia circolare rispetto a concetti ad essa collegati come green economy, bioeconomy e sharing economy. Le attività si concentreranno su vari temi. Nello specifico: (i)’identificazione dei fattori strategici legati all’economia circolare e al potenziale ruolo di nuove politiche e istituzioni; (ii)il monitoraggio degli approcci e metodologie per lo sviluppo di indicatori di misurazione del grado di circolarità adottati da operatori rilevanti; (iii) il nesso che esiste tra economia circolare e decarbonizzazione; (iv) il tema dell’innovazione nei modelli di business delle aziende. Tali attività saranno volte, inoltre, ad analizzare gli aspetti legati all’implementazione di nuovi modelli di business e le varie iniziative promosse in Italia e in Europa.
  • La Piattaforma Italiana per l’Economia Circolare (ICESP)
    L’obiettivo della Piattaforma Italiana per l’Economia Circolare (ICESP) è quello di creare un network di attori interessati a condividere iniziative, esperienze, aspetti critici e prospettive legate alla realizzazione di approcci circolari per il business e l’economia in generale. Forte del suo ruolo riconosciuto di partner scientifico con un’esperienza consolidata di ponte tra la ricerca accademica e il mondo politico, FEEM aderisce alla piattaforma. Al fine di sfruttare al meglio le esperienze e le informazioni raccolte e combinarle con le proprie competenze scientifiche per produrre chiare raccomandazioni strategiche, l’attività di FEEM si sostanzia nella partecipazione al Gruppo di Lavoro 3 sugli indicatori, e presiedendo, nell’ambito del Gruppo di Lavoro 5 dedicato alle città, i temi dedicati al food e alla mobilità.  

Equilibri 2019.01 Economia circolare. Aprire lo sguardo per chiudere il cerchio

FEEM Workshop: Circular Economy: How to Connect Policy, Research and Business?

Watch the interviews to the speakers of the FEEM workshop on Circular Economy: How to connect Policy, Research and Business?