Sviluppo e tutela dell’ambiente attraverso i grandi eventi : il caso delle Olimpiadi di Torino 2006
01.01.2006
Pietro Caratti, Dora Lanzetta
Il Mulino, FEEM Series
Un contributo importante alla difficile dialettica fra «grandi eventi» e
tutela dell’ambiente. Il volume illustra una innovativa ricerca che ha
seguito la programmazione dei Giochi olimpici Torino 2006, con
l’obiettivo di valutarne la sostenibilità sotto il profilo dell’impatto
sull’ambiente e sul territorio. All’attualità del tema si coniuga il suo
valore paradigmatico: Torino 2006 costituisce infatti un importante
laboratorio per la «Valutazione ambientale strategica», prevista dalla
direttiva europea 2001/42/CE, e che ha visto in questa occasione una
delle sue prime applicazioni. Di particolare rilievo l’esame della
metodologia – ANSEA, Analytical Strategic Environmental Assessment –
adottata per l’analisi ambientale del processo olimpico, e intesa a
focalizzarne i momenti decisionali di più immediata incidenza
sull’ambiente. È un intero sistema territoriale – in ogni suo profilo:
ambientale, sociale, politico, economico – che viene coinvolto da un
«grande evento», e la valutazione degli effetti di questo deve
esplorarne ogni versante, tanto delicate ne sono le implicazioni sulle
comunità coinvolte. Il volume della Fondazione Eni Enrico Mattei ne
indica l’esigenza, e i modi: con rigore, e attenzione a ogni voce,
essendo esposte con obiettività anche le opinioni dissenzienti circa la
sostenibilità ambientale dell’evento. E la ricerca può definirsi, in
prospettiva, aperta: indicando le vie per il monitoraggio degli effetti
che i Giochi lasceranno al territorio.
Un contributo importante alla difficile dialettica fra «grandi eventi» e tutela dell’ambiente. Il volume illustra una innovativa ricerca che ha seguito la programmazione dei Giochi olimpici Torino 2006, con l’obiettivo di valutarne la sostenibilità sotto il profilo dell’impatto sull’ambiente e sul territorio. All’attualità del tema si coniuga il suo valore paradigmatico: Torino 2006 costituisce infatti un importante laboratorio per la «Valutazione ambientale strategica», prevista dalla direttiva europea 2001/42/CE, e che ha visto in questa occasione una delle sue prime applicazioni. Di particolare rilievo l’esame della metodologia – ANSEA, Analytical Strategic Environmental Assessment – adottata per l’analisi ambientale del processo olimpico, e intesa a focalizzarne i momenti decisionali di più immediata incidenza sull’ambiente. È un intero sistema territoriale – in ogni suo profilo: ambientale, sociale, politico, economico – che viene coinvolto da un «grande evento», e la valutazione degli effetti di questo deve esplorarne ogni versante, tanto delicate ne sono le implicazioni sulle comunità coinvolte. Il volume della Fondazione Eni Enrico Mattei ne indica l’esigenza, e i modi: con rigore, e attenzione a ogni voce, essendo esposte con obiettività anche le opinioni dissenzienti circa la sostenibilità ambientale dell’evento. E la ricerca può definirsi, in prospettiva, aperta: indicando le vie per il monitoraggio degli effetti che i Giochi lasceranno al territorio.