Nel contesto dell’Agenda ONU 2030 e delle politiche di coesione dell’Unione europea, è noto quanto l’UE sia pienamente impegnata nell’attuazione dell’Agenda 2030 e dei Sustainable Development Goals (SDGs), insieme ai suoi Stati membri. Come emerge dall’SDSN Italia SDGs City Index della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM, 2018), è fondamentale declinare sul territorio l’Agenda 2030. Per la determinazione del livello di sostegno dei fondi strutturali e di investimento europei (SIE) agli obiettivi europei in materia di cambiamenti climatici e ambiente, la proposta di regolamento della Commissione europea COM (2018) 375 final ripropone anche per il periodo 2021-2027 la metodologia già adottata per il periodo 2014-2020 limitatamente al calcolo del sostegno ai soli obiettivi in materia di cambiamenti climatici.

La Regione Autonoma della Sardegna (RAS), altrettanto, nei suoi documenti strategici, di posizionamento e di programmazione integra e declina territorialmente i principi dell’Agenda e degli SDGs valorizzando il ruolo strategico dell’Agenda 2030 per l’impostazione delle politiche di coesione 2021-2027 e l’integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nella predisposizione dei programmi operativi regionali (Sanna et al., 2019).

Il presente lavoro documenta un progetto di ricerca tra RAS e FEEM ed è finalizzato allo studio e all’implementazione di un modello di valutazione della sostenibilità – in termini di SDGs – dei programmi operativi cofinanziati dall’UE nell’ambito delle politiche di coesione. In particolare, il metodo proposto con questo lavoro, seguendo ed integrando la metodologia applicata da Sanna et al. (2018) e coerentemente con la metodologia proposta dalla Commissione europea per il periodo di programmazione 2021-2027, si sostanzia nella costruzione di un indice sintetico di sostenibilità dei programmi operativi cofinanziati dai fondi SIE, basato sui campi di intervento. Ciò implica l’assegnazione di una ponderazione specifica al sostegno fornito dai fondi SIE in funzione del contributo apportato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in ambito regionale, attraverso indici di misurazione del contributo di tipo diretto/indiretto e rilevante/intermedio/nullo. Tale metodologia potrebbe essere utilizzata per garantire un approccio armonizzato alla sorveglianza delle spese connesse all’Agenda 2030 in diverse politiche dell’Unione.

Con il presente lavoro si presentano i presupposti e le basi teoriche del progetto di ricerca e i primi risultati del modello derivanti dall’applicazione pilota al POR Sardegna FESR 2014-2020, nell’ambito dei lavori di predisposizione della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile.

Nel contesto dell’Agenda ONU 2030 e delle politiche di coesione dell’Unione europea, è noto quanto l’UE sia pienamente impegnata nell’attuazione dell’Agenda 2030 e dei Sustainable Development Goals (SDGs), insieme ai suoi Stati membri. Come emerge dall’SDSN Italia SDGs City Index della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM, 2018), è fondamentale declinare sul territorio l’Agenda 2030. Per la determinazione del livello di sostegno dei fondi strutturali e di investimento europei (SIE) agli obiettivi europei in materia di cambiamenti climatici e ambiente, la proposta di regolamento della Commissione europea COM (2018) 375 final ripropone anche per il periodo 2021-2027 la metodologia già adottata per il periodo 2014-2020 limitatamente al calcolo del sostegno ai soli obiettivi in materia di cambiamenti climatici.

La Regione Autonoma della Sardegna (RAS), altrettanto, nei suoi documenti strategici, di posizionamento e di programmazione integra e declina territorialmente i principi dell’Agenda e degli SDGs valorizzando il ruolo strategico dell’Agenda 2030 per l’impostazione delle politiche di coesione 2021-2027 e l’integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nella predisposizione dei programmi operativi regionali (Sanna et al., 2019).

Il presente lavoro documenta un progetto di ricerca tra RAS e FEEM ed è finalizzato allo studio e all’implementazione di un modello di valutazione della sostenibilità – in termini di SDGs – dei programmi operativi cofinanziati dall’UE nell’ambito delle politiche di coesione. In particolare, il metodo proposto con questo lavoro, seguendo ed integrando la metodologia applicata da Sanna et al. (2018) e coerentemente con la metodologia proposta dalla Commissione europea per il periodo di programmazione 2021-2027, si sostanzia nella costruzione di un indice sintetico di sostenibilità dei programmi operativi cofinanziati dai fondi SIE, basato sui campi di intervento. Ciò implica l’assegnazione di una ponderazione specifica al sostegno fornito dai fondi SIE in funzione del contributo apportato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in ambito regionale, attraverso indici di misurazione del contributo di tipo diretto/indiretto e rilevante/intermedio/nullo. Tale metodologia potrebbe essere utilizzata per garantire un approccio armonizzato alla sorveglianza delle spese connesse all’Agenda 2030 in diverse politiche dell’Unione.

Con il presente lavoro si presentano i presupposti e le basi teoriche del progetto di ricerca e i primi risultati del modello derivanti dall’applicazione pilota al POR Sardegna FESR 2014-2020, nell’ambito dei lavori di predisposizione della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile.