Abstract

La transizione ecologica e digitale sta già profondamente modificando la richiesta di competenze. Le dinamiche occupazionali nel mercato del lavoro europeo e italiano sono oggi strettamente connesse con l’evolversi della strategia orientata alla sostenibilità ambientale, energetica e climatica che l’Unione Europea sostiene ormai da un decennio. Se da un lato la neutralità carbonica costituisce un obiettivo prioritario di queste politiche, l’occupazione, il lavoro e le competenze necessarie per la transizione ecologica costituiscono un tema centrale sia dello European Green Deal che delle comunicazioni relative alla concreta applicazione della Strategia ‘Fit for 55’. Il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla strategia energetica e climatica europea modificherà radicalmente sia i livelli che la struttura dell’occupazione all’interno e tra i diversi settori economici. Poiché il nuovo paradigma votato alla sostenibilità richiede nuovi approcci alla produzione, progettazione, sviluppo e utilizzo di materiali, prodotti e servizi, questi cambiamenti dovranno essere accompagnati da una conseguente necessità di nuove competenze e figure professionali. Per questo motivo, in linea con le raccomandazioni dell’UE, è necessario un protagonismo, oltre che dei governi nazionali, degli attori locali nella governance della transizione verde. Molte delle sfide possono essere, infatti, affrontate adattando e rafforzando il mercato del lavoro locale e i sistemi di sviluppo delle competenze già esistenti.

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Citazione suggerita: Percoco A., ‘Nuove competenze e opportunità per i giovani, la sfida della Basilicata’, FEEM Brief 01, aprile 2024.

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