Le azioni politiche Italiane sono in grado di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C?
05.01.2020
Il riscaldamento globale è senza ombra di dubbio una delle principali sfide del secolo e per contrastare i potenziali effetti negativi è imperativo limitarne l’innalzamento mediante l’introduzione di obiettivi di decarbonizzazione. In tale contesto internazionale, questo lavoro analizza l’efficacia e la coerenza delle politiche italiane di mitigazione del cambiamento climatico nel limitare la risalita delle temperature globali al di sotto dei 2°C e dell’1,5° C. L’analisi delle politiche nazionali e di numerosi scenari, quali gli RSE NDC_90 e Early Action_90, l’IEA B2DS e l’IPCC SR1.5 P1, evidenzia la lontananza delle strategie correnti dall’obiettivo 1,5°C e introduce la necessità di una rapida riorganizzazione politica, sociale ed economica a partire dal 2030 per il raggiungimento dell’obiettivo 2°C. Questo documento identifica potenziali pratiche per risolvere le mancanze delle politiche italiane nei settori emittenti dell’energia, dei trasporti, dell’edilizia, dell’industria e dell’agricoltura.
Il riscaldamento globale è senza ombra di dubbio una delle principali sfide del secolo e per contrastare i potenziali effetti negativi è imperativo limitarne l’innalzamento mediante l’introduzione di obiettivi di decarbonizzazione. In tale contesto internazionale, questo lavoro analizza l’efficacia e la coerenza delle politiche italiane di mitigazione del cambiamento climatico nel limitare la risalita delle temperature globali al di sotto dei 2°C e dell’1,5° C. L’analisi delle politiche nazionali e di numerosi scenari, quali gli RSE NDC_90 e Early Action_90, l’IEA B2DS e l’IPCC SR1.5 P1, evidenzia la lontananza delle strategie correnti dall’obiettivo 1,5°C e introduce la necessità di una rapida riorganizzazione politica, sociale ed economica a partire dal 2030 per il raggiungimento dell’obiettivo 2°C. Questo documento identifica potenziali pratiche per risolvere le mancanze delle politiche italiane nei settori emittenti dell’energia, dei trasporti, dell’edilizia, dell’industria e dell’agricoltura.