Le malattie infettive sono al decimo posto nei rischi con maggiore impatto sul pianeta della classifica del Global Risks Report 2020 del World Economic Forum, un rapporto basato sulle risposte a un sondaggio da parte di oltre 750 esperti e decision maker globali. È probabile che risalgano la classifica nell’edizione del prossimo anno. Quello che è certo, invece, è che i pericoli legati al clima (eventi atmosferici estremi, disastri naturali, perdita della biodiversità, ecc.) rimangono nelle prime posizioni da diverso tempo in termini di probabilità con un’ottica decennale. Un pianeta malato è un rischio finanziario che aziende e investitori non possono ignorare. In molti hanno già cominciato a domandarsi quale possa essere l’impatto sulla propria attività o sulle proprie scelte di portafoglio. Qualcuno è più avanti nel cercare di mitigare questo tipo di rischi; altri sono più indietro. La differenza si è vista nel primo trimestre 2020 quando gli ordini di vendita hanno inondato le Borse di tutto il mondo per i timori generati dalla pandemia di Coronavirus. Gli indici Morningstar low carbon, che danno un’esposizione alle aziende più pronte alla transizione climatica e meno esposte ai rischi legati alle emissioni di CO2 e alle fonti fossili, hanno protetto meglio dai ribassi. Quello globale ha catturato solo il 98% del calo dell’indice equity tradizionale.

Ma quali sono i paesi dove il Carbon Risk è più basso, ossia dove il valore delle aziende è meno in pericolo di fronte all’evoluzione verso sistemi più sostenibili? L’analisi di Morningstar sui propri indici azionari tradizionali mostra che diversi mercati europei hanno questa caratteristica, in particolare Svizzera, Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Belgio e Francia. L’Italia si trova in una fascia intermedia e ha un Carbon Risk superiore ad altri paesi occidentali e pari a 15,13 punti, al confine con il gruppo di mercati più rischiosi. Le ragioni sono diverse. Innanzitutto, il paniere azionario italiano ha un carbon intensity, misura della sua impronta di carbonio, che è più elevato di altri listini, come ad esempio quello francese, tedesco o inglese. Un aspetto importante è la composizione dell’indice di Piazza Affari, ma è altrettanto rilevante quanto le aziende stanno facendo per mitigare i rischi derivanti dalle emissioni inquinanti e dai cambiamenti climatici. Ad esempio, in un paese come il Canada, tra i principali per riserve di petrolio al mondo, le aziende stanno operando con determinazione per ridurre i pericoli derivanti dalle fonti fossili.