Il ricorso al carbone è inevitabile, così come un aumento delle bollette, mentre un razionamento di energia elettrica e gas è molto probabile. È questo, per sommi capi, lo scenario, delineato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem), che aspetta l’Italia nei prossimi dodici mesi nel caso in cui i flussi di gas dalla Russia dovessero fermarsi a causa dell’inasprirsi del conflitto in Ucraina.