Equilibri 2007.02 – Che forma avrà la formazione
30.08.2007
Sul finire del secolo scorso, in pieno boom della new economy, Alan Greenspan, il longevo presidente della Federal Reserve dichiarava ripetutamente che la crescita economica degli Stati Uniti era in quegli anni strettamente legata al contributo dell’innovazione cognitiva nel processo produttivo. Di qui, faceva discendere l’importanza determinante del sistema educativo sull’evoluzione economica, organizzativa e sociale. Di che conoscenza parliamo quando affrontiamo la questione dal punto di vista del lavoratore? In Italia, lo studioso Sergio Bologna è stato tra i primi a preoccuparsi di fare chiarezza sulle trasformazioni del lavoro nell’azienda post-fordista e sul concetto del knowledge worker. Le osservazioni incrociate di Greenspan e di Bologna rappresentano una buona introduzione per ragionare intorno alla forma che la formazione dovrà assumere di fronte a questa nuova Grande Trasformazione che investe la società, l’economia, il lavoro.
At the end of the last century, with the new economy in full bloom, Alan Greenspan, president of the Federal Reserve, repeatedly declared that US economic development in those years was closely related to the contribution of cognitive innovation to the productive process, stressing the importance of the educational system on the economic, organizational and social evolution. But what knowledge are we talking about when we examine the issue from the worker’s point of view? In Italy, Sergio Bologna was one of the first scholars who looked more closely at changes in work organization in the Post-Fordist firm and who discussed the knowledge worker concept. The observations of Greenspan and Bologna are a good start for a debate on how education should evolve as a consequence of the new Great Transformation faced by society, economy and the organization of work.