L’Europa è dunque il secondo mercato per immatricolazioni di auto a batteria, eppure, a differenza della Cina e di altri paesi produttori di auto (Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti) non ha investito in fabbriche di batterie e non ha neppure sviluppato un know-how dedicato.

Dal 2017 gli investimenti greenfield in Europa delle aziende cinesi sono diretti verso impianti di produzione di batterie per veicoli elettrici, rafforzando il ruolo di fornitori chiave per i costruttori europei. Quali sono le implicazioni sotto il profilo ambientale? Ne discutono in questo articolo, pubblicato su Lavoce.info, Monica Bonacina e Antonio Sileo.