Il giorno 10 giugno 2020 sono stati pubblicati gli Atti della XXII Conferenza Nazionale SIU – Società Italiana degli Urbanisti “L’Urbanistica italiana di fronte all’Agenda 2030. Portare territori e comunità sulla strada della sostenibilità e della resilienza”, che si è tenuta a Matera e Bari dal 5-6-7 giugno 2019. In quella occasione, Laura Cavalli (ricercatrice senior e project manager in Fondazione Eni Enrico Mattei) e la collega Gabriella Pultrone (ricercatrice in Urbanistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria), avevavno presentato il paper “Urbanistica e Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: percorsi di implementazione dell’SDG 11 fra esperienze in corso e questioni aperte”. Nel loro lavoro le ricercatrici sottolineano come la città contemporanea, pur nelle sue differenti e molteplici dimensioni e configurazioni, debba affrontare con crescente frequenza e intensità una serie di rischi e di disastri economici e sociali e di conseguenza come risulti urgente l’adozione di un approccio olistico per migliorare la capacità di accogliere e riprendersi dai suddetti fenomeni.

Il giorno 10 giugno 2020 sono stati pubblicati gli Atti della XXII Conferenza Nazionale SIU – Società Italiana degli Urbanisti “L’Urbanistica italiana di fronte all’Agenda 2030. Portare territori e comunità sulla strada della sostenibilità e della resilienza”, che si è tenuta a Matera e Bari dal 5-6-7 giugno 2019. In quella occasione, Laura Cavalli (ricercatrice senior e project manager in Fondazione Eni Enrico Mattei) e la collega Gabriella Pultrone (ricercatrice in Urbanistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria), avevano presentato il paper “Urbanistica e Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: percorsi di implementazione dell’SDG 11 fra esperienze in corso e questioni aperte”. Nel loro lavoro le ricercatrici sottolineano come la città contemporanea, pur nelle sue differenti e molteplici dimensioni e configurazioni, debba affrontare con crescente frequenza e intensità una serie di rischi e di disastri economici e sociali e di conseguenza come risulti urgente l’adozione di un approccio olistico per migliorare la capacità di accogliere e riprendersi dai suddetti fenomeni.