Helping economic development to improve the climate
Interviewed by Italian daily "La Stampa" after his re-election as Vice Chair of The Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) Working Group III, FEEM Scientific Director Prof. Carlo Carraro, discusses the new challenges facing IPCC.
““Global warming of one degree is a fact. Another fact is that global warming can trigger climate and economic crises. Climate change is even faster than what scientists had predicted. […] In addition to emission reduction commitments by more than 150 countries, I expect the forthcoming COP21 summit will define future compliance rules: how to respect them, how to punish violating countries, how to promote future stronger commitments and how to help developing countries. The Third World is willing to control their GHG emissions in exchange for financial and technological support . […] Helping economic development means improving the climate. There is no need for degrowth, sustainable growth is feasible and can be attained soon."
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Tuttoscienze, il supplemento settimanale di divulgazione scientifica de La Stampa, ha intervistato il Prof. Carraro, direttore scientifico FEEM, nell’articolo “Il pianeta ha la febbre alta ma la scienza non si fa capire“.
“Gli scienziati hanno peccato di ottimismo. Il cambiamento è più veloce di quanto previsto”, afferma il Prof. Carraro, rieletto lo scorso 8 ottobre vice presidente del terzo gruppo di lavoro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, quello dedicato alle politiche e agli aspetti socioeconomici dei cambiamenti climatici. Nell’intervista a La Stampa, spiega le dinamiche delle ultime elezioni del Bureau IPCC, che hanno affidato la carica di presidente al coreano Hoesung Lee e anticipa le prossime sfide che l’organismo scientifico dovrà affrontare.
Cosa aspettarsi dalla tanto attesa COP21 di Parigi (30 novembre-1 dicembre 2015)? “Mi aspetto che si definiscano le regole del futuro”, afferma il Prof. Carraro. “Come rispettarle, come punire le nazioni che le violano, come stimolare l’aumento del livello di impegno e come aiutare i Paesi in via di sviluppo”.