Genius loci, l’anima di un luogo
Matera si interroga su sviluppo e identità
Quali forme di sviluppo permettono a un territorio un benessere economico senza perdere la propria identità? Quale ruolo svolgono i cittadini nel coltivare l’anima del proprio luogo?
Matera, 01 giugno 2017 – FEEM, Fondazione Eni Enrico Mattei organizza, martedì 6 giugno alle ore 15, presso Casa Cava a Matera, la conferenza Genius loci, l’anima di un luogo. Organizzata con il patrocinio della Regione Basilicata e in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, Federculture, Fondazione Matera 2019 e Symbola, l’incontro dà voce a ricerche e riflessioni sui significati e i valori elaborati dalle comunità e conferiti ai luoghi d’appartenenza e sull’importanza della salvaguardia dell’identità di un territorio. È rilevante parlarne a Matera, una città che si appresta a vivere la sfida della proclamazione a Capitale Europea della Cultura 2019 dopo avere già vissuto la rilevante esperienza di rigenerazione urbana con la riqualificazione del rione Sassi, oggi location contesa da registi e videomaker di tutto il mondo.
La conferenza si apre con gli interventi istituzionali del Presidente della Regione, Marcello Pittella, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ai quali seguono gli interventi di Ferdinando Mirizzi, dell’Università degli Studi della Basilicata e Claudio Bocci di Federculture.
L’intervento di Franco Arminio, paesologo e direttore del Festival La Luna e i Calanchi, approfondisce il tema degli elementi di identità culturale in Basilicata. A seguire la presentazione dei progetti FEEM condotti su “Matera 2019 Capitale europea della cultura”, sul valore culturale dell’enogastronomia con “Sorprendente Basilicata” e su elementi del patrimonio paesaggistico dell’area.
La tavola rotonda che conclude la conferenza vede gli interventi di Angelo Colonna, responsabile scientifico della cattedra Unesco dell’Università degli Studi della Basilicata, Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola, Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera 2019.
Tutti gli interventi contribuiscono a fornire elementi utili alla definizione della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, fortemente radicata nel contesto locale e che valorizza pratiche culturali, sociali e turistiche già esistenti attraverso una nuova consapevolezza dei soggetti che le mettono in atto.
Al termine della tavola rotonda, viene proiettato “The Genius of a Place – L’anima di un luogo”. Il film documentario racconta la storia della trasformazione di Cortona a seguito del successo del film Sotto il sole della Toscana. L’inatteso incremento del turismo nell’antica cittadina ha scardinato in poco tempo alcuni equilibri del territorio snaturando la sua identità.
Cortona è un emblema di ciò che accade in molti luoghi a seguito di un modello di sviluppo economico non rispettoso delle caratteristiche e del valore di un luogo e delle persone che lo abitano. Cortona come Matera, due gioielli italiani con una lunga storia e con tradizioni che si tramandano da generazioni, devono affrontare in modo sostenibile il profondo processo di trasformazione che le attraversa.
“Sono davvero felice di questa proiezione a Matera – dice Sarah Marder, regista di origine americana e italiana di adozione. Per me, Matera è un luogo ideale per riflettere su un tema di grande attualità: come valorizzare un territorio senza snaturarlo. Partendo dalla storia di Cortona, L’anima di un luogo ci incoraggia a riappropriarci del nostro affetto per il proprio luogo e del desiderio di prendercene cura. Per me, questo è un concetto che si applica ai numerosi genius loci di cui è composto il bel Paese.”
La conferenza di Matera si inserisce nelle iniziative previste dalla prima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) dal 22 maggio al 7 giugno.
Il Festival, che prevede oltre 200 eventi in tutta Italia, è una grande occasione di confronto e condivisione per far crescere la cultura dello sviluppo sostenibile sul piano economico, sociale, ambientale e istituzionale e delineare pratiche virtuose in grado di cambiare il nostro paradigma di sviluppo.
Il Festival pone al suo centro l’Agenda 2030, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre 2015, e i suoi 17 obiettivi (i Sustainable Development Goals, SDGs) articolati in 169 traguardi molto concreti che puntano a realizzare un nuovo modello di sviluppo equo e sostenibile nel suo complesso.