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The Climate Change Agreement adopted at the COP21 meeting in Paris in December 2015 enters into force today. On the same day, fifty years ago, the Arno river flooded Florence, submerging streets, churches and museums. No link between these two events, but the coincidence of these two dates is food for thought. Dramatic events such as the flood in Florence are no longer rare. In recent years floods have occured in Liguria. There is no point in denying the correlation between natural disasters, global warming and climate change. “The Earth’s climate will become increasingly hot and dry”, states FEEM researcher Francesco Bosello  in an article forthcoming in “Equilibri”, the journal published by FEEM in collaboration with il Mulino. “Average temperature increases of about 2 degrees Celsius in moderate climate change scenarios represent a substantial change from the present climate situation. Precipitations will decrease regardless of local and seasonal variability. The decrease is expected to be generalized and consistent ( –20% on average especially in the summer), but in many areas of Mediterranean Europe winter precipitations will be less frequent but more intense, with a higher number of extreme events.”

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Oggi entra in vigore l’accordo sul clima definito a Parigi durante la COP 21 del dicembre 2015. Oggi, cinquant’anni fa, le acque dell'Arno invadevano Firenze sommergendo strade, chiese, musei. Nessuna correlazione tra i fatti naturalmente, ma la coincidenza di data offre lo spunto per un pensiero. Episodi drammatici come quelli che si verificarono a Firenze non sono più così rari negli ultimi tempi, pensiamo solo a quanto accaduto in Liguria negli ultimi anni. Inutile negare la correlazione tra queste manifestazioni naturali violente e l’innalzamento della temperatura del pianeta con i conseguenti mutamenti climatici. “Il clima diventerà più caldo e più secco”, afferma Francesco Bosello ricercatore della Fondazione Eni Enrico Mattei in un articolo in prossima uscita sulla rivista “Equilibri” (edita da Fondazione Eni Enrico Mattei – Il Mulino). “Aumenti di temperatura media attorno ai 2°C, previsti in scenari di moderato cambiamento climatico, rappresenteranno comunque uno scostamento sostanziale rispetto alla situazione climatica attuale. Le precipitazioni, pur nella loro variabilità locale e stagionale, sono previste in generalizzata e consistente diminuzione (in media –20% soprattutto nel periodo estivo), ma in molte zone dell’Europa mediterranea nel periodo invernale, le precipitazioni, pur meno frequenti, saranno caratterizzate da maggior intensità, con un più elevato numero di eventi estremi.”