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Presentato questa mattina alla Camera dei Deputati il Rapporto ASviS 2017 realizzato grazie al contributo di esperti appartenenti alle organizzazioni aderenti all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Obiettivo del Rapporto: offrire una lettura completa e originale della situazione dell’Italia rispetto alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile attraverso l’utilizzo di indicatori sintetici e modelli analitici innovativi e fornire una visione chiara delle tendenze in atto nelle 17 aree degli SDGs e dei possibili scenari futuri in base alle diverse politiche adottate.
Ma soprattutto, ha sottolineato Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS, il Rapporto contiene proposte concrete e dettagliate rivolte al Governo, alle istituzioni nazionali e territoriali, alle imprese per migliorare il benessere delle persone, ridurre le disuguaglianze e aumentare la qualità dell’ambiente, una sorta di “programma di legislatura” sottoscritto da gran parte della società civile italiana.

Il contributo della Fondazione Eni Enrico Mattei

Il Rapporto dimostra anche che è possibile cambiare in profondità il modo con il quale si disegnano e valutano le politiche pubbliche. Grazie ad APPS (Assessment, Projection and Policy of Sustainable Development Goals) un modello sviluppato in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), il Rapporto mostra i risultati attesi di politiche orientate a considerare simultaneamente le dimensioni economiche, sociali e ambientali dello sviluppo e la loro efficacia per lo sviluppo del Paese da oggi al 2030, mostrando come un approccio integrato consenta di realizzare importanti sinergie rispetto all’attuazione di interventi specifici e non coordinati tra di loro.
APPS consente una valutazione organica dello stato del benessere socio-economico attuale e dell’evoluzione della sostenibilità futura sulla base di 28 indicatori collegati a 16 SDGs dell’Agenda 2030. Il livello di benessere attuale viene quantificato per 137 paesi utilizzando i più recenti dati disponibili per il set di indicatori selezionati. Il prospetto della sostenibilità futura viene invece definito per 45 aree geo-politiche (singoli paesi o macro-regioni) e misura l’evoluzione dei 28 indicatori fino al 2030, in diversi scenari di sviluppo socio-economici e contesti di politiche sociali ed economiche.

“Il Rapporto ASviS dà infatti conto dei risultati registrati applicando al ‘caso Italia’ un modello econometrico, sviluppato con la Fondazione Eni Enrico Mattei, che permette di simulare gli effetti delle politiche da qui al 2030, considerando “simultaneamente” le dimensioni economiche, sociali e ambientali. Ne viene fuori che se si va avanti di questo passo, “business as usual”, nel 2030 l’Italia “continuerebbe a non essere in grado di raggiungere gran parte” degli obiettivi e “perderebbe anche un posto nella classifica dei Paesi”, che già attualmente ci vede indietro: in Ue fanno peggio solo Grecia, Spagna e Repubblica Ceca, stando sempre allo studio”.
Fonte: ANSA

La campagna ASviS di approfondimento degli SDGs in Italia
Il 3 ottobre 2017 inizia la campagna ASviS di approfondimento sulla posizione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. 
La campagna è tratta dal Rapporto ASviS 2017, che prende in esame la situazione del nostro Paese e le proposte dell’Alleanza riguardo povertà, fame, salute, educazione, ambiente e tutti gli altri temi al centro degli SDGs.
La campagna durerà 17 giorni, uno per ogni SDG. Può essere seguita e sostenuta sui social usando gli hashtag #RapportoASviS e #DatabaseASviS e, su Twitter, la mention @ASviSItalia.

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