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William Nordhaus si è aggiudicato il Premio Nobel per l’Economia con il suo lavoro sulla crescita sostenibile. L’economista, apparso sulle pubblicazioni FEEM, è stato il primo a creare un modello quantitativo per descrivere l’interazione globale tra economia e cambiamenti climatici. Questo permette agli studiosi di individuare le conseguenze degli interventi di politica climatica, come le tasse sulle emissioni di CO₂. Secondo Nordhaus, l’applicazione di uno schema di tassazione su scala globale per le emissioni di anidride carbonica è uno dei rimedi più efficaci per ridurre l’inquinamento in atmosfera. 


William Nordhaus e le pubblicazioni FEEM

L’economista è tra gli autori della Nota di Lavoro “Modeling Uncertainty in Climate Change: A Multi-Model Comparison” (2016), successivamente pubblicata nel 2018 nella rivista Journal of the Association of Environmental and Resource Economists.

Il modello WITCH, citato nella bibliografia della relazione che introduce il Nobel, è raccontato nel volume “Climate Change Mitigation, Technological Innovation and Adaptation”, pubblicato da FEEM in collaborazione con Edward Elgar Publishing (2014). WITCH è stato sviluppato nei primi anni 2000 all’interno della Fondazione Eni Enrico Mattei. 

FEEM ha dato spazio alla controversia tra il modello Nordhaus e quello Stern, evidenziando le diverse indicazioni date dagli studiosi su come far fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico. 

Nordhaus ha contribuito al volume “Economic growth and the structure of long-term development” curato da Robert M. Solow e Luigi L. Pasinetti (Macmillan Press, 1994), una raccolta di paper presentati alla 82° Round Table Conference dell’International Economic Association, organizzata in collaborazione con FEEM.