Il Green Deal europeo di Von der Leyen tra visione e pragmatismo
Nell’articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 19 luglio, il ricercatore FEEM Simone Tagliapietra commenta l’iniziativa di un Green Deal europeo.
Ursula von der Leyen, neo-Presidente della Commissione Europea, ha promesso di avviare già nei suoi primi 100 giorni di mandato un «Green Deal» europeo in grado di rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050.
Questa iniziativa è un bene per l’Europa, per il mondo e anche per l’Italia.
È un bene per l’Europa, perché la decarbonizzazione rappresenta un’occasione storica per modernizzare la sua economia, rivitalizzare la sua industria e garantire la crescita e l’occupazione sul lungo periodo.
È un bene per il mondo, perché dimostra che perseguire la neutralità climatica entro il 2050 non solo è tecnicamente ed economicamente possibile, ma anche politicamente vantaggioso.
È un bene anche per l’Italia, perché tale iniziativa potrà offrire nuove opportunità di investimento e innovazione non solo al settore energetico, ma anche agli altri settori industriali, cominciando da quello automobilistico, e manifatturieri.
È giunto il momento di agire con audacia e determinazione. Se il «Green Deal» europeo dovesse funzionare, sia l’Europa che il mondo saranno sicuramente un posto migliore nel 2024.
L’articolo è apparso anche su Le Monde
Il Green Deal europeo di Von der Leyen tra visione e pragmatismo