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Un nuovo paper di Soheil Shayegh, ricercatore senior del programma di ricerca FEEM “Mitigation,Innovation and Transformation Pathways – MITP” e Marie Sklodowska-Curie Fellow nell’ambito del progetto ROBUST POLICY (Marie Sklodowska-Curie, contratto n. 703399), intitolato “L’emigrazione può alterare la dinamica della popolazione e la disuguaglianza dei redditi” è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Climate Change.

Lo studio mostra come gli impatti dei cambiamenti climatici possano spingere le popolazioni colpite a migrare. Tuttavia, le decisioni di migrazione in risposta ai cambiamenti climatici potrebbero avere effetti ancora più ampi sulle dinamiche della popolazione nelle regioni colpite. La ricerca modella l’effetto del cambiamento climatico sui tassi di fertilità, sulla disuguaglianza dei redditi e, in generale, sul capitale umano nei Paesi in via di sviluppo, focalizzandosi sul ruolo delle migrazioni come meccanismo di adattamento. In particolare, la ricerca esamina come le migrazioni causate dagli effetti dei cambiamenti del clima nei Paesi in via di sviluppo influenzino coloro che non migrano. Inoltre, lo studio dimostra come, mantenendo tutti gli altri parametri costanti, i cambiamenti climatici possano accrescere il ritorno in termini di acquisizione di capacità da parte degli individui, poiché quelli con maggiori qualifiche hanno più opportunità di migrare rispetto a individui non qualificati. In risposta a questa modifica degli incentivi, i genitori possono scegliere di investire di più in istruzione e avere meno figli. Infine, questa dinamica può ridurre la disuguaglianza locale dei redditi, in parte compensando alcuni dei danni indotti dai cambiamenti climatici per i soggetti a basso reddito che non migrano.

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