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16:34 (AGI) – Roma, 13 feb. – Affonda le sue radici in un mito antico come la sua terra, il futuro sostenibile di Enna. Il mito è quello del ratto di Proserpina, che nelle acque del piccolo lago di Pergusa, a pochi chilometri di distanza dall’altura su cui oggi sorge la città, ha avuto origine. Si tratta dello stesso mito che ci è stato tramandato da Strabone, da Cicerone e da tanti altri autori classici ed è stato immortalato nel marmo dall’arte di Gianlorenzo Bernini che ne trasse ispirazione per uno dei suoi più importanti capolavori. Proprio intorno a questo mito che parla di grano, di natura, dell’alternanza delle stagioni, di metamorfosi, la città di Enna sta pensando di costruire un progetto, un vero e proprio parco archeologico-culturale, che è destinato a tracciare lo sviluppo della città negli anni a venire. “Sono convinto – ha spiegato Maurizio Antonello Dipietro, sindaco di Enna – che lo sviluppo della Sicilia e della mia città in particolare debba puntare sulla cultura. In passato si è provato a scommettere sull’industria, anche su quella pesante, ma quella strategia ha fallito. Ora, se vogliamo puntare a uno sviluppo duraturo dobbiamo puntare sui nostri punti di forza tradizionali che sono la cultura e l’agricoltura. La Sicilia era il granaio di Roma ed Enna era il granaio della Sicilia. Se però oggi l’agricoltura è in grande difficoltà, la cultura invece è uno strumento attraverso il quale noi possiamo costruire una serie di progetti concreti come questo che prevede la creazione di un polo di attrazione attraverso la valorizzazione delle strutture esistenti – il Castello di Lombardia, la Torre di Federico II e la Rocca di Cerere – e la creazione di un vero e proprio Museo del Mito del Ratto di Proserpina”. Per Enna quella dello sviluppo sostenibile è una sfida importante. Coi suoi 30 mila abitanti che vivono a quasi mille metri (931 per l’esattezza) di quota nel capoluogo più alto d’Europa, la città sta pensando di rigenerarsi mettendo a frutto le sue origini mitiche. Quello sulla cultura è tuttavia solo uno dei tanti interventi che sono in cantiere che aiuteranno la città a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. I dati raccolti dai ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e pubblicati nel rapporto “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City Index 2018” sono abbastanza eloquenti. La ricerca ha misurato, per ciascuna delle città capoluogo di provincia italiane, la percentuale di attuazione delle politiche di sostenibilità così come sono state definite dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Si tratta di un percorso che individua 16 obiettivi che tengono conto ciascuno di diversi indicatori economici (reddito, distribuzione, lavoro, infrastrutture, innovazione), ambientali (qualità dell’aria, acqua, rifiuti, energia sostenibile), sociali (partecipazione, cooperazione, assistenza), di salute (aspettativa di vita, obesità) e di istruzione. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di amministratori, cittadini, e comunità, uno strumento che permetta di monitorare il grado di efficacia delle misure adottate e di calibrare così al meglio l’azione amministrativa e di governo delle città. Enna risulta avviata sulla strada della piena sostenibilità con almeno sei dei sedici obiettivi già raggiunti con percentuali superiori al 50 per cento. Sono quelli che riguardano la lotta alla povertà, alla salute e al benessere dei cittadini, ai servizi idrici e poi anche quelli legati alle emissioni di CO2 e che monitorano invece la presenza di verde urbano, di piste ciclabili e di qualità delle abitazioni. Meno bene invece gli altri obiettivi, quelli più sociali, come quello che monitora la qualità dell’istruzione, del lavoro, delle uguaglianze di genere e anche della distribuzione del reddito. “Alcuni dei dati raccolti mi convincono di più, altri di meno”, ha spiegato il sindaco. “Per esempio – ha chiarito – quelli che riguardano l’istruzione parlano di una città in cui le donne hanno un livello di istruzione più basso rispetto agli uomini, ma questo è, a mio avviso, molto lontano dalla realtà. Qui ad Enna le donne occupano molti ruoli dirigenziali di livello molto qualificato, non solo al Comune, ma anche al Tribunale”, ha detto Dipietro. “Al di là dei singoli obiettivi sui quali possiamo discutere – ha rilevato il sindaco – mi sembra che i risultati raggiunti da Enna nel report elaborato da Feem siano in linea con i parametri nazionali e regionali. Siamo sopra, dove tutti gli altri sono sopra e siamo sotto dove anche gli altri sono sotto. Si tratta di ambiti di intervento sui quali abbiamo già programmato una serie di interventi”. Come quelli previsti dal programma comunitario “Agenda Urbana” che prevede un pacchetto di interventi molto consistente nell’ambito della lotta alla povertà e nel rilancio delle attività economiche. “Sono in tutto circa 17 milioni di euro che ci permetteranno di mettere in cantiere diversi programmi. Primo fra tutti quelli in contrasto alla povertà”, ha assicurato assicura Dipietro. Tra questi il recupero di alcuni appartamenti nel quartiere centrale di San Pietro che saranno date in locazione a giovani coppie e a famiglie in difficoltà.

Un altro intervento invece riguarda il recupero di un edificio comunale che sarà adibito in parte in mensa e in parte in miniappartamenti da utilizzare in caso di emergenza e in supporto ad azioni di sostegno ai servizi sociali. Le aree di intervento non si limitano al sociale. “Abbiamo pensato anche ad interventi di valorizzazione del territorio, per esempio – ha affermato il sindaco – anche alla realizzazione di una pista ciclabile che collegherà la parte bassa della città con il lago di Pergusa, per un totale di circa venti chilometri di pista ciclabile”. Un secondo importante progetto riguarda la parte bassa della città dove sono in corso le acquisizioni di terreni che saranno destinati alla creazione di un nuovo parco urbano. Uno degli assi prioritari di investimento è, per il sindaco, quello che riguarda il sostegno al commercio di prossimità, soprattutto per i negozi del centro cittadino. “Il commercio al dettaglio – ha sottolineato il sindaco Dipietro – è sempre stato un capitolo importante dell’economia cittadina che però oggi soffre a causa della concorrenza di un grande outlet poco fuori della città. Per questo abbiamo dedicato una misura a sostegno di nuove iniziative, una copertura a fondo perduto del 75 per cento delle spese di avviamento di un nuovo esercizio commerciale che, nelle nostre stime, dovrebbe portare all’apertura di almeno 24 nuovi negozi”. Il progetto cardine della strategia di sviluppo della città è comunque quello relativo al parco archeologico che coinvolgerà le principali emergenze storiche e archeologiche della città. “Fare un pronostico lungo dieci anni è impossibile – ha concluso Dipietro – ma penso che a Enna ci siano le condizioni per uno sviluppo economico sostenibile che possa riscattare la cittadina da recenti sconfitte”.

RED/RAP

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