La relazione tra inquinamento atmosferico e incidenza COVID-19 nel Nord Italia: uno studio congiunto a cura di Fondazione Eni Enrico Mattei, Universitร della Florida, Universitร degli Studi di Brescia e Universitร Cattolica
Con piรน di 200 mila casi confermati e piรน di 30 mila morti, la diffusione del nuovo coronavirus in Italia ha avuto effetti terribili sulla salute. I numeri ufficiali sui contagi suggeriscono una forte concentrazione spaziale in alcune Regioni e alcuni fattori ambientali potrebbero anche aver aggravato la situazione. Le Regioni del Nord Italia piรน colpite dalla diffusione del coronavirus (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna) sono anche le piรน densamente popolate e maggiormente industrializzate e inquinate. Lโalto livello di emissioni di inquinanti atmosferici dovuto alle attivitร produttive situate in queste Regioni รจ almeno in parte responsabile della scarsa qualitร dellโaria di questi territori. In questo lavoro un team di ricercatori appartenenti a quattro diversi enti di ricerca, tra cui la Fondazione Eni Enrico Mattei, ha esaminato la capacitร della concentrazione di particolato nellโaria di spiegare la variabilitร spaziale nella mortalitร registrata nelle Regioni del Nord Italia durante la pandemia. I risultati del lavoro sono coerenti con le aspettative e indicano una relazione chiara tra particolato fine e mortalitร da COVID-19: le evidenze che emergono dallo studio mostrano chiaramente che la relazione tra particolato e morti da COVID-19 va ben oltre la semplice correlazione geografica.