Nell’ambito del Festival per lo Sviluppo Sostenibile 2019, Fondazione Eni Enrico Mattei ospita la lecture di Moctar Sacande rivolta all’agricoltura in Africa Subsahariana e l’apporto di FAO. L’evento si terrà in data mercoledì 22 maggio 2019 ore 17.30 presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, Corso Magenta 63, Milano. Seguirà la proiezione del film “Land Rush – L’assalto alla terra” di Osvalde Lewat e Hugo Berkeley – Camerun/Mali/UK/USA, 2012, in lingua inglese, francese e bambara con i sottotitoli in italiano.

Moctar Sacande è promotore dell’iniziativa Africa’s Great Green Wall (FAO), che fornisce un supporto tecnico per l’agricoltura sia su piccola sia su larga scala in Africa Subsahariana. 

Nel corso della lecture, Sacande parlerà del valore dell’agricoltura sostenibile in Africa Subsahariana e delle attività che privilegiano i processi naturali, consentendo di preservare la “risorsa ambiente” e contribuendo a migliorare la qualità della vita degli agricoltori e dell’intera società. Nello specifico Sacande si soffermerà sull’iniziativa Africa’s Great Green Wall, un programma di azione contro la desertificazione promosso da FAO nel Sahel e volto ad aiutare le comunità sul fronte agricolo anche durante stagione arida. L’approccio è quello dell’ascolto di queste comunità, in cui si privilegia il dialogo con i diversi gruppi di agricoltori, allevatori di bestiame, guaritori tradizionali, fabbri e donne, verificando le diverse esigenze riguardo alle piante, in vista di azioni condivise. Nel 2012, Sacande, con Africa’s Great Green Wall, ha ideato un modello di recupero delle terre, il cui esperimento iniziale ha visto coinvolti dieci villaggi del Burkina Faso, del Mali e del Niger, per poi espandersi in Etiopia, Gambia, Nigeria e Senegal. Tre anni dopo, il progetto aveva già raggiunto 120 villaggi. Oggi sono impegnati circa 50.000 agricoltori, metà dei quali donne. In tutto, sono stati recuperati 2.235 ettari di terra degradata.

Sacande ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’università di Wageningen e ha lavorato per RBG Kew, nel Regno Unito, per 15 anni come responsabile della ricerca sul capitale naturale prima di entrare in FAO. Ha una notevole esperienza nel campo della scienza delle sementi e della reintegrazione delle terre aride e utilizza un approccio resiliente coinvolgendo le comunità rurali e ragionando con loro di sistema agricolo.