I rischi e le opportunità del cambiamento climatico porteranno a una sostanziale evoluzione dei modelli di business. Tutti gli attori – le imprese, il mondo della ricerca, le autorità di regolamentazione, gli organismi internazionali, i governi, gli enti locali – sono chiamati a confrontarsi su questo tema, anche a seguito delle iniziative di policy a livello europeo.

In particolare, i mercati finanziari chiedono di avere evidenza dell’impatto finanzario della transizione energetica in atto. Significativo, a questo proposito, è il contributo della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), istituita dal Financial Stability Board (FSB) allo scopo di elaborare linee guida condivise per un disclosure climatica organica, trasparente e confrontabile. Altrettanto significativo è il Piano d’Azione della Commissione Europea per finanziare una crescita sostenibile, del marzo 2018 e ora in via di progressiva attuazione.

Le aziende che da due anni partecipano al progetto DeRisk-CO di Fondazione Eni Enrico Mattei, avranno l’opportunità, a partire da alcuni casi di studio, di confrontarsi a porte chiuse con stakeholders rilevanti per mettere a fuoco le modalità più opportune per rispondere alla domanda di disclosure climatica che viene dai mercati e che nel breve termine, ragionevolmente, verrà anche dal legislatore, stante l’indirizzo comunitario per una estensione della rendicontazione non-finanziaria secondo il modello proposto da TCFD.

Al workshop prenderanno parte in qualità di speakers rappresentanti di: Amundi SGR, Assogestioni, Assonime, Borsa Italiana, Consob, Deloitte, Etica SGR, Eurizon SGR, Forum per la Finanza Sostenibile, Invesco SGR, IVASS, KPMG, LUISS G. Carli, MATTM, Morningstar, S&P Global Ratings. Al workshop parteciperanno anche rappresentanti delle imprese del network FEEM/De Risk-CO: A2A, Acea, ANRa, Assicurazioni Generali, Barilla, Cattolica Assicurazione, Edison, Erg, Hera, Iren, La Doria, Leonardo, Pirelli & C., Prysmiangroup, SAIPEM, SNAM, Sorgenia, TIM, Unipol, Utilitalia.