Cibo e città. Per lungo tempo la produzione alimentare è stata considerata al di fuori della sfera di competenza delle città, principalmente perché il cibo viene normalmente prodotto fuori dai confini della città. 
Da diversi anni vi è un crescente riconoscimento di un nuovo ruolo della città non solo nella fondamentale prevenzione allo spreco e nella gestione dei rifiuti ma in un più ampio, e complesso, sviluppo di sistemi alimentari sostenibili. Nella presa di coscienza che più del 50% della popolazione mondiale vive oggi in contesti urbani e nella previsione che attorno al 2050 aumenterà all’80%, l’urgenza di considerare la città nelle dinamiche della produzione alimentare sana e sicura è fondamentale. 
La riscoperta dell’urban farming, dell’idroponica, dell’indoor farming e vertical farming è dovuta agli obiettivi insiti in ciascuna di queste dinamiche e metodologie proponendo, involontariamente e non, interessanti risposte ad alcune di queste sfide. All’incontro Food Sense si intende trovare il link tra ricerca, pratiche (di comunità e in business models) e policy legate al tema.

Perché: per stimolare con nuovi spunti ed approcci la conversazione nella connessione tra cibo, tecnologia e città sostenibili FEEM inaugurerà con questo evento la serra idroponica Food Sense realizzata all’interno della sede milanese.

Per chi: per pianificatori urbani, insegnanti, policy maker, agricoltori tradizionali e agricoltori urbani, designer, ristoratori, caterer, studiosi di economia dell’agricoltura e tutti gli interessati all’approfondimento del tema.

Food Impacts Initiative (F2I) è un progetto dell’Area trasversale Agenda2030, avviata in Fondazione Eni Enrico Mattei ad inizio 2019. F2I nasce con l’intento di costruire ricerche sull’ottimizzazione dei mercati agroalimentari globali e di analizzare best practices tecnologiche che permettono di contribuire alla produzione alimentare sostenibile a livello sociale ed ambientale ed economico.