L’attuale conflitto in Ucraina costituisce un fattore di rischio immediato per la sicurezza del sistema energetico nazionale, con una possibile forte riduzione, o addirittura interruzione, delle importazioni di gas russo in Italia. FEEM, i primi giorni di marzo, ha elaborato un’analisi di scenario volta a capire le conseguenze di un’interruzione totale delle forniture dalla Russia, focalizzandosi sui prossimi 13 mesi. Le stime hanno dimostrato come la scarsità e l’alto costo del gas comporterebbero un aumento significativo del prezzo dell’elettricità e delle emissioni. Inoltre, per garantire la sicurezza del sistema elettrico, sarebbe necessario razionare il gas negli altri settori, ovvero quello industriale e quello civile. A due mesi dalla prima analisi di scenario, FEEM presenterà un aggiornamento dell’analisi, guidato dall’evoluzione degli eventi bellici e dalla possibilità sempre più concreta che il gas russo possa essere sanzionato dai Paesi europei. L’analisi amplierà quella precedente, attraverso un maggior approfondimento delle conseguenze lato domanda: il perdurare di prezzi particolarmente elevati sta avendo e continuerà ad avere contrattivi sulla domanda energetica dell’industria e delle famiglie. Allo stesso tempo, le nuove analisi raffineranno le ipotesi relative all’import di gas e agli scambi elettrici fra i Paesi UE. I nuovi risultati saranno poi discussi con il dott. Campidoglio, Responsabile Area monitoraggio, analisi e statistiche del GME.