La conferenza
Il 30-31 gennaio si terrà a Milano, presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, la prima conferenza globale del progetto “Reporting for Results-based REDD+ Actions (RRR+)”, iniziativa triennale (2017-2019) finanziata dall’Agenzia Norvegese per la Cooperazione allo Sviluppo (NORAD) e gestita dalla Coalizione delle Nazioni della Foresta Pluviale (CfRN) e dal Network per la Conoscenza sul Clima e lo Sviluppo (CDKN) in collaborazione con Pricewaterhouse Coopers (PwC).
Alla conferenza saranno presenti i rappresentanti dei 21 paesi partecipanti all’iniziativa.
Il primo giorno farà il punto sullo stato dei lavori a un anno dal lancio del progetto.
Il secondo, aperto anche ai rappresentanti del settore pubblico e privato e alla stampa, sarà dedicato alla possibile collaborazione tra settore pubblico e privato nell’ambito dell’iniziativa.

Cos’è REDD+
REDD+ è l’acronimo di Reducing Emissions from Deforestation and forest Degradation, un meccanismo istituito nell’ambito dell’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) per incentivare, nei paesi in via di sviluppo, sia le azioni di riduzione della deforestazione e del degrado forestale sia la promozione  di gestione sostenibile, attraverso un meccanismo di sostegni economici basati sui risultati di tali azioni.
La deforestazione e la degradazione delle foreste figurano tra le maggiori cause di perdita di biodiversità e di incremento delle emissioni di CO2.
Ecco perché l’accordo sul clima di Parigi del 2015 incoraggia le parti ad attuare azioni di protezione e gestione sostenibile delle foreste come strumento di mitigazione e adattamento, utilizzando strumenti  come il REDD+.
Attraverso REDD+ le riduzioni di emissioni ottenute da un paese, grazie alla diminuzione della deforestazione, possono essere scambiate sui mercati dei permessi di emissioni e quindi portare un vantaggio economico ai paesi che si impegnano in questo senso.
Per ottenere i crediti , i paesi interessati devono presentare all’UNFCCC un inventario nazionale delle emissioni dei gas serra e delle riserve di carbonio redatto secondo regole e misurazioni precise garantendo quindi, per la prima volta, la trasparenza del processo.

Cos’è RRR+

Il progetto Reporting for Results-based REDD+ (RRR+) si propone di assistere i paesi in via di sviluppo nella realizzazione di tali inventari affinché possano ricevere i sostegni economici basati sui risultati previsti da REDD+ .
Il progetto RRR+ sostiene le comunità locali e i tecnici responsabili della misurazione dei gas serra e delle riserve di carbonio dei paesi in via di sviluppo, offrendo loro la collaborazione di persone e organizzazioni dei settori pubblici e privati.
Si invitano a partecipare alla conferenza i rappresentanti della società civile, le imprese, gli investitori, le autorità locali e subnazionali, nonché i ricercatori e gli accademici del clima, con l’obiettivo di  conciliare finanza climatica, ricostituzione ecosistemica e crescita delle economie locali verso percorsi sostenibili.

ll ruolo dell’Italia
L’11 dicembre 2015, a Parigi,  il Ministero dell’Ambiente italiano ha firmato il Protocollo d’Intesa “sulla cooperazione per favorire il coinvolgimento del settore privato a supporto della mitigazione e dell’adattamento al cambiamento climatico, inclusa la gestione forestale e la valorizzazione della diminuzione di carbonio nello sviluppo sostenibile”, con tre dei 21 paesi partecipanti all’iniziativa Reporting for Results-based REDD+ :

  • Ghana: Ministero dell’Ambiente, della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione;
  • Panama: il Ministero dell’Ambiente;
  • Papua Nuova Guinea: Ministero dell’Ambiente, della Conservazione e del Cambiamento Climatico.

Il 17 novembre 2017, a Bonn, ha aderito al Protocollo d’Intesa anche la Repubblica Dominicana (anch’essa tra i paesi partecipanti a RRR+), con il Ministero dell’Ambiente e delle Risorse naturali.
Il Ministero dell’Ambiente italiano co-finanzierà le attività approvate nell’ambito del Protocollo con un ammontare massimo di 2 milioni di euro.
L’accordo ha un duplice obiettivo:

  • promuovere il programma REDD+ (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation) definito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e volto a incentivare i paesi in via di sviluppo nel ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera dovute alla deforestazione e ai processi di degrado forestale;
  • favorire l’attuazione di strumenti finanziari destinati a mobilitare e accrescere gli investimenti del settore privato nello sviluppo sostenibile e il rafforzamento dei partenariati pubblico-privato, sempre in riferimento al settore forestale.


Il ruolo della Fondazione
Fondata nel 1989, la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) è un centro di ricerca internazionale e un think tank che produce ricerca nell’ambito dello sviluppo sostenibile ed è impegnata nella ricerca sui temi della deforestazione e su REDD fin dal 2007.

Pubblicazioni selezionate

  • Francesco Bosello, Ramiro Parrado, Renato Rosa, Fabio Eboli, REDD in the Carbon Market: A General Equilibrium Analysis, Environmental Modeling & Assessment, April 2015, Volume 20, Issue 2, pp 103–115, link.
  • Melania Michetti, Renato Rosa, Afforestation and timber management compliance strategies in climate policy. A computable general equilibrium analysis, Ecological Economics, Volume 77, 2012, Pages 139-148, ISSN 0921-8009, link.
  • Special Issue, Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation (REDD), Volume  16 – Issue 4  –  August 2011, Environment and Development Economics, link.
  • Deforestation and Climate Change. Reducing Carbon Emissions from Deforestation and Forest Degradation, Valentina Bosetti and Ruben Lubowski (eds), E. Elgar Publishing, 2010, link.
  • Tavoni, M., Sohngen, B., Bosetti, V.,Forestry and the carbon market response to stabilize climate, Energy Policy 35 (2007) 5346–5353, link.