Stampa e oro nero
Incomprensioni e contrasti di interesse avversarono ma non mortificarono mai l’ansia creativa di Enrico Mattei. Con un senso di cavalleresca sfida, egli venne facendo raccogliere e ristampare in volumi le gravose critiche che quotidianamente, dal 1949 al 1962, giornali e riviste italiani ed esteri pubblicavano contro di lui. Alle maggiori personalità e ai visitatori di riguardo egli amava donare la collezione intitolata «Stampa e Oro Nero», che comprende, fino al giorno della sua morte, trentacinque volumi. E diceva: «legga e vedrà che non hanno fantasia, che ripetono sempre le stesse cose e quando devono arrendersi alla validità delle nostre realizzazioni, cambiano tono e si mettono a cantare qualcuno dei soliti ritornelli».
A distanza di sessant’anni dalla pubblicazione dell’ultimo volume di “Stampa e oro nero”, è stato portato avanti un progetto di digitalizzazione per celebrare quest’opera che si distingue per “un’originalità polemica che stava in mezzo fra l’ironia, la ritorsione e l’orgoglio” , per un totale di oltre 15461 scatti a colori con risoluzione 400 DPI, sfogliabili e con rilevamento OCR per consentire una ricerca puntuale dei contenuti.
Fin dall’inizio fuori commercio e in tiratura limitata, venivano pubblicati periodicamente come supplementi ad altri periodici, per non intercorrere in violazioni del diritto d’autore, come ribadito in una lettera del 24 gennaio 1963 indirizzata a Francesco Malgeri da Giorgio Ruffolo.
I volumi venivano distribuiti non solo ad amici e collaboratori, ma anche a personalità di spicco dell’opposizione, mostrando il carattere ironico e mai arrendevole di Enrico Mattei.
Pubblicati dal 1956, vennero raccolti tutti gli attacchi rivolti contro Enrico Mattei e l’ENI da parte della stampa nazionale e internazionale, a partire dal 1949, per un totale di 5138 articoli.
Corredati da tavole con caricature, furono stampati fino al 1963, anno successivo alla morte del suo fondatore.
“Una preziosa arma di lotta”, come si leggere nella lettera del 18 marzo 1960 indirizzata da Manlio Magini a Enrico Mattei , per mostrare come, con caparbietà e un pizzico di ironia, si possono affrontare le più grandi sfide del mondo, favorire una comprensione diffusa delle questioni globali tra le parti e contribuire all’impegno politico.
In ogni volume vennero affrontate diverse tematiche attraverso le prefazioni, cappelli introduttivi e i singoli capitoli. D’interesse possono essere considerati i capitoli incentrati sulle relazioni con gli Stati Uniti; sul Nuovo Pignone (affrontato largamente nel volume 4); sulla questione del petrolio in Sicilia.
Numerose furono le testate che pubblicarono articoli di critica e, per ognuno di essi Mattei non replicò mai, salvo in una occasione. All’interno del volume 35 sono riportati tutti gli articoli di Idro Montanelli, apparsi sul Corriere della sera dal 13 al 17 luglio 1962, e la successiva replica di Enrico Mattei, inviata al direttore del Corriere della sera e pubblicata in data 27 luglio 1962.
Il volume 36. rappresenta un unicum all’interno della raccolta, non solo perché fu dato alle stampe prima dei volumi 34 e 35, ma anche perché, a differenza dei precedenti, presenta un titolo proprio: “La vetta”. In esso sono raccolti i commenti, i ritratti, i necrologi nazionali e internazionali redatti per la morte di Mattei.
Ogni capitolo riporta il titolo dell’ultimo articolo al suo interno, come a voler dare un senso di circolarità e completezza. Ogni sezione è dedicata a una caratterista di Mattei, dall’attenzione verso le persone meno abbienti, al suo impegno durante la resistenza, sottolineando come racchiudesse in sé il prototipo presente nelle opere di Samuel Smiles e Michele Lessona.
Il progetto di digitalizzazione e valorizzazione, in parte, è stato effettuato grazie al Contributo per il funzionamento e per le attività delle biblioteche non statali, erogato dal Ministero della Cultura –Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore.
Le digitalizzazioni integrali sono disponibili all’interno delle schede catalografiche presenti sul catalogo della biblioteca: