Siamo al secondo anno di pandemia, un evento tanto «smisurato» – per la sua dimensione e i suoi effetti non solo sanitari, ma anche sociali, economici e politici – da eccedere la nostra sfera di comprensione. Da qui la difficoltà a prendere piena coscienza della situazione in cui ci troviamo.

Tante le domande che affollano la nostra mente, proprio perché una caratteristica delle crisi è la spinta ad analizzare i fatti cercando di andare alla radice delle cause in modo da lasciare affiorare dei «possibili», con l’urgenza di riparare il presente. Due domande premono, anche se il tempo trascorso è ancora troppo breve per fare bilanci: cosa rappresenta questa catastrofe per noi? A quali altre catastrofi dobbiamo prepararci?

Con questo numero di Equilibri abbiamo cercato di fornire ai nostri lettori alcuni argomenti di riflessione che passano dalle fake news al rapporto tra pandemia e cambiamento climatico, dal grado di accettazione del rischio agli stravolgimenti del sistema economico, dalle scelte architettoniche alle nuove forme di didattica online. Senza dimenticare la risposta degli artisti e dei flâneur.