“È necessaria una riformulazione e una ristrutturazione di tutti i fondi per la finanza climatica, perchè così rendono difficile il raggiungimento del target dell’accordo di Parigi, non solo per coloro che mettono i soldi ma anche per coloro che devono riceverli. La procedura per accedere a questi fondi è infatti complessa per i Paesi in via di sviluppo, perché dalla loro parte non hanno una struttura burocratica in grado di sostenere tutte le varie documentazioni, oltre al fatto che spesso questi fondi si sovrappongono. Servono quindi delle strutture più snelle che possano adattarsi meglio alla velocità con cui il cambiamento climatico ci chiede di rispondere”

L’intervista al Professor Francesco Corvaro, inviato speciale per il Cambiamento Climatico per l’Italia alla COP28 di Dubai, ripresa da Ansa.it.