ASviS ai politici, cruciale inserire lo sviluppo sostenibile nei programmi elettorali
L’ASviS si confronta con i principali partiti e movimenti politici sul tema dello sviluppo sostenibile.
Il Portavoce, Enrico Giovannini: “Il 70% degli italiani vuole politiche per lo sviluppo sostenibile. La politica guardi ai problemi attuali e trovi il coraggio di proporre soluzioni innovative per un’Italia sostenibile da tutti i punti di vista. L’ASviS propone progetti concreti per aumentare il benessere e portare l’Italia a conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile sui cui si è impegnata”.
I partiti inseriscano politiche per lo sviluppo sostenibile nei loro programmi e si impegnino con gli elettori a raggiungere entro il 2030 i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, come prevede l’Agenda 2030 dell’Onu sottoscritta dall’Italia a settembre 2015. Lo chiede l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), cui aderiscono oltre 140 organizzazioni, istituzioni e reti della società civile, che ha riunito stamani a Palazzo Giustiniani importanti esponenti dei maggiori partiti e movimenti politici per un dibattito sul tema “La politica di fronte alla sfida dello sviluppo sostenibile”, aperto dal discorso del Presidente del Senato, Pietro Grasso, e moderato da Massimo Giannini e Maria Latella.
Renato Brunetta (Forza Italia), Mirko Busto (Movimento 5 Stelle), Stefano Fassina (Sinistra Italiana), Giancarlo Giorgetti (Lega Nord), Maurizio Lupi (Nuovo Centrodestra), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia-An), Tommaso Nannicini (Partito Democratico), Enrico Zanetti (Scelta Civica) sono stati chiamati a confrontarsi sulle proposte contenute nel Rapporto dell’ASviS, prima analisi della situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile realizzata dagli oltre 300 esperti che operano nei gruppi di lavoro dell’Alleanza (http://www.asvis.it/public/asvis/files/ASviS_RAPPORTO2016.pdf).
“Raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030 è un percorso difficile e complesso, che richiede l’impegno di tutti a tutti i livelli”, dichiara il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini. “Per mettere il Paese sul sentiero della sostenibilità serve una strategia efficace e una chiara assunzione di responsabilità di parte di chi, una volta eletto, dovrà scegliere per il bene del Paese”.
“Il 2017 sarà un anno cruciale per i partiti e i movimenti politici che si preparano ad affrontare un ciclo elettorale da cui dipenderanno scelte importanti con effetti a medio-lungo termine”, sottolinea il Portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini. “Dovranno dire agli elettori come pensano di ridurre la povertà e le disuguaglianze, tutelare l’ambiente e rispettare gli Accordi di Parigi sulla lotta al cambiamento climatico, conseguire una crescita economica robusta e inclusiva, accrescere l’occupazione e l’educazione di qualità. Tutti i sondaggi – prosegue Giovannini – mostrano come i cittadini, specialmente i giovani, sono molto sensibili ai temi dello sviluppo sostenibile. Il 70% degli italiani è favorevole alle politiche per lo sviluppo sostenibile e oltre il 75% è preoccupato per i fenomeni globali, tra cui degrado ambientale, sicurezza alimentare, guerre e globalizzazione. La risposta a queste preoccupazioni farà la differenza anche in termini elettorali e molti cittadini utilizzeranno il metro della sostenibilità per valutare le promesse dei partiti e dei movimenti politici. Per questo l’ASviS propone ai politici di assumere un impegno forte e chiaro su questi temi”.