FEEM International Conference: “Raw Materials for the Energy Transition”
Ente Finanziatore: Ministero della Cultura – Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturaliCoordinatore: Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM)
Partners: Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia
DESCRIZIONE
La transizione energetica è una pietra miliare della politica climatica, che mira a raggiungere emissioni nette zero entro il 2050. Questo ambizioso obiettivo richiede lo sviluppo di tecnologie avanzate per l’energia e la mobilità, con una domanda senza precedenti di materie prime critiche (CRM), come cobalto, litio, nichel e terre rare (REE).
Tuttavia, il panorama attuale presenta sfide significative, tra cui una concentrazione geografica delle attività di estrazione, raffinazione e produzione, che crea vulnerabilità nelle catene di approvvigionamento; una elevata volatilità del mercato, con conseguente instabilità dei prezzi ed infine una limitata trasparenza nel monitoraggio degli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) associati alle attività di CRM.
Per affrontare questi problemi, la conferenza internazionale: “Critical Raw Materials: Challenges and Tools for the Energy Transition” ha offerto una piattaforma a ricercatori e stakeholder per discutere intuizioni all’avanguardia e strategie di collaborazione.
L’evento si è tenuto il 18 Novembre 2024, dalle ore 9:00 alle ore 17:30, in formato ibrido, in presenza e online tramite la piattaforma “GoTo Webinar”.
Diversamente da quanto si era ipotizzato in fase di proposta sia per un contenimento delle spese ma anche nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi per l’organizzazione e gestione degli eventi si è optato per concentrare i lavori in una sola giornata.
L’evento si è concentrato sulle sfide e le soluzioni relative alle materie prime critiche nel contesto della transizione energetica, con argomenti quali le dinamiche di mercato, i rischi della catena di approvvigionamento, le implicazioni macroeconomiche e le strategie di approvvigionamento sostenibile.
Le riflessioni conclusive hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra il mondo accademico, l’industria e i responsabili politici per garantire forniture sostenibili di CRM.
La conferenza ha evidenziato il ruolo critico dei CRM nel consentire la transizione energetica. Promuovendo il dialogo tra ricercatori, politici e operatori del settore, l’evento ha favorito una comprensione condivisa e strategie per superare le sfide attuali, garantendo forniture di CRM affidabili e sostenibili per il futuro.
AGENDA
9:00 – 9:15 | Registrazione
9:15 – 9:30 | Welcome address
- Marzio Galeotti, Director of Scientific Research, Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) and Professor of Energy and Environmental Economics, University of Milan
- Andrea Bastianin, RAMET Program Director, Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) and Professor of Economic Policy, University of Milan
9:30 – 10:15 | Critical Raw Materials: Data Issues and Solutions
Ilenia Gaia Romani, Researcher, RAMET – Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM)
10:15 – 11:00 | Critical Raw Materials and MNE Strategies under Paradigm Shift
Andrea Ascani, Professor of Applied Economics, Gran Sasso Science Institute
11:30 – 12:15 | Export Restrictions on Critical Minerals: Evidence from Indonesia
Steven Poelhekke, Professor of International Environmental Economics, Vrije Universiteit Amsterdam
13:30 – 14:15 | Global Critical Minerals Outlook 2024: Progress towards Reliable and Sustainable Critical Mineral Supplies
Éric Buisson, Critical Minerals Analyst, International Energy Agency (IEA)
14:15 – 15:00 | The Potential Macroeconomic Relevance of Critical Materials: Some Preliminary Evidence
Marco Taboga, Director, Head International Finance & Commodity Markets, Bank of Italy
15:00 – 15:45 | Copper and Aluminium: From Short-Term Challenges Towards a Promising Future
Saida Litosh, Lead Metal Analyst, London Stock Exchange Group
16:15 – 17:15 Speeches by:
- Nunzia Bernardo, Technical Secretariat, Ministry of Environment and Energy Security, Italy
- Giuseppe Montesano, Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia (OIMCE)
- Éric Buisson, International Energy Agency (IEA)
Moderato da: Alberto Prina Cerai, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI)
17:15 – 17:30 | Conclusioni
Risultati
Rispetto al raggiungimento degli obiettivi che ci si era prefissati, la valutazione finale è estremamente positiva.
Innanzitutto, l’evento è risultato essere fortemente innovativo, attuando quella connessione fra tematiche interdisciplinari per rispondere efficacemente alle problematiche del presente, a cui si auspicava.
Inoltre, con la partecipazione di 12 relatrici e relatori provenienti da istituzioni accademiche e non, tra cui Banca d’Italia, International Energy Agency (IEA), London Stock Exchange Group, Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia (OIMCE), Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), l’evento ha facilitato interazioni significative tra i presenti, stimolando sinergie future e proposte di collaborazione.
L’evento ha attirato un pubblico eterogeneo, con 121 partecipanti in presenza e 124 da remoto; particolare attenzione è stata rivolta al coinvolgimento di giovani ricercatori e dottorandi.
L’evento è stato coordinato dal programma di ricerca RAw Materials for the Energy Transition (RAMET) della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), è stato co-finanziato dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali e si è svolto in collaborazione con l’Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia (OIMCE).
L’evento si è svolto interamente in lingua inglese e come di consuetudine per gli eventi organizzati da FEEM, è stato organizzato nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi per l’organizzazione e gestione degli eventi, come titolo esemplificativo: l’incentivazione delle misure di mobilità sostenibile per logistica in fase di organizzazione e per raggiungere l’evento, dando informazioni precise su come raggiungere il luogo tramite mezzi di trasporto pubblici e collettivi, in bicicletta o a piedi; la scelta di fornitori per il catering in possesso di determinati standard ambientali e sociali; la riduzione della produzione di rifiuti attraverso l’impiego di beni riutilizzabili; la dematerializzazione dei documenti cartacei attraverso processi di digitalizzazione dei flussi documentali; l’organizzazione di riunioni operative quando possibile usando strumenti telematici quali sistemi di videoconferenza al fine di ridurre al massimo costi e impatti ambientali; la realizzazione del materiale di disseminazione, divulgazione, comunicazione, informazione e promozione in formato digitale accessibile, usabile, fruibile da tutti, consultabile e scaricabile attraverso web e social media, facendo uso di sistemi tecnologici che permettono all’utente di visualizzare i materiali sui propri dispositivi.