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(AGI) – Roma, 12 gen. – Poco meno di 35 mila abitanti in fondo a una valle attraversata dalla Dora Baltea e circondata dalle cime più alte delle Alpi – il Gran Paradiso a sud e il Monte Bianco e il Cervino a Nord – e con una grande acciaieria – Cogne Acciai Speciali – proprio a due passi dal centro. Anche per una città come Aosta, la strada verso una maggiore sostenibilità presenta sfide tutte particolari che devono essere affrontate e risolte. “Quando si pensa alla nostra città – ha spiegato all’Agi il sindaco Fulvio Centoz – si fa fatica a immaginare che anche quassù tra valli e montagne ci siano problemi di sostenibilità, come per esempio, quelli legati alla qualità dell’aria o dell’acqua, eppure è così, per cui mi fa davvero molto piacere rilevare che, almeno su questi aspetti, abbiamo raggiunto risultati positivi”. Il riferimento è ai dati che i ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) hanno raccolto su Aosta e pubblicato nel rapporto rapporto “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City Index 2018”. La ricerca ha preso in considerazione tutti i capoluoghi di provincia italiani e per ciascuno di essi ha verificato il grado di raggiungimento degli obiettivi definiti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Si tratta in tutto di 17 obiettivi che tengono conto di diversi indicatori economici (reddito, distribuzione, lavoro, infrastrutture, innovazione), ambientali (qualità dell’aria, acqua, rifiuti, energia sostenibile), sociali (partecipazione, cooperazione, assistenza), di salute (aspettativa di vita, obesità) e di istruzione. “Questo rapporto – ha spiegato Centoz – è uno strumento molto utile perché ci aiuta a capire quali sono gli ambiti sui quali intervenire e le politiche da mettere in atto e conferma le tendenze in atto”. Il quadro che emerge per Aosta mostra una città che ha già raggiunto almeno per 3 obiettivi: quello della lotta alla povertà, quello relativo all’acqua e quello legato alle emissioni di anidride carbonica. Per altri nove obiettivi – salute, istruzione, uguaglianza di genere, rifiuti, disuguaglianze economiche, smog, verde pubblico e piste ciclabili – il target è a portata di mano perché è stato raggiunto già oltre il 50 per cento. “Sono davvero contento di questi risultati soprattutto su acqua e inquinamento dell’aria. Abbiamo fatto molti sforzi in questa direzione ed evidentemente siamo riusciti ad ottenere risultati. Non era facile, vista la presenza di un grande impianto siderurgico in città” racconta il sindaco. Il fatto poi di essere il capoluogo di una Regione a statuto speciale, ha permesso e favorito anche un buon livello di welfare molto sostenuto che certo ha aiutato nel conseguimento degli obiettivi sociale ed economici. Meno bene invece gli obiettivi legati al lavoro, all’industria, al trasporto e all’energia rinnovabile. 

“Su questi temi i margini di intervento da parte dei comuni dice Centoz – sono davvero molto pochi, così come pure nel campo dell’istruzione, Si tratta di ambiti che risentono di politiche regionali. Diverso invece il discorso per quanto riguarda la pianificazione e la progettazione di nuovi interventi in materia di viabilità e verde pubblico”. Su questi aspetti, si sta cercando di lavorare. “Già da qualche mese abbiamo avviato un piano strategico della città che ha preso in considerazione proprio una serie di indicatori come questi elaborati dalla FEEM”. Uno dei punti su cui si sta tentando di intervenire “è quello della mobilità dolce con un progetto che prevede il raddoppio delle piste ciclabili in città. Per quanto riguarda invece la gestione del trasporto, sono stati fatti alcuni interventi nell’ambito della realizzazione di nuovi parcheggi che ora ci permettono una serie di interventi che puntano a decongestionare il centro della città” spiega il sindaco di Aosta. Si tratta di interventi che stanno cominciando a prendere forma e che verranno implementati progressivamente. “Per ora – spiega il sindaco – abbiamo ampliato la ZTL”. “In generale, conclude Centoz – penso che nei prossimi sei o sette anni la città di Aosta riesca a raggiungere in larga misura gli obiettivi definiti dall’Agenda 2030 sulla sostenibilità delle Nazioni Unite, soprattutto se ci sarà coordinamento tra le diverse amministrazioni che si succederanno nel tempo”. 

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