Enrico Mattei
La Fondazione è intitolata a Enrico Mattei, fondatore dell’Eni, valoroso imprenditore del sistema industriale nazionale e abile tessitore di rapporti internazionali nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale.
Nato ad Acqualagna, in provincia di Pesaro, il 29 aprile 1906, Enrico Mattei svolse un ruolo di primo piano nel movimento di resistenza antifascista dell’Italia settentrionale durante il Secondo conflitto mondiale. Dopo la liberazione nel 1945, Mattei fu nominato dal governo commissario liquidatore dell'Agip, ente statale per l’estrazione, la lavorazione e la distribuzione dei petroli. Invece di liquidare la società, Mattei ne rilanciò l’attività economica con successo, avviando un coinvolgimento della società nei mercati energetici mondiali.
L’inattesa scoperta di un giacimento di gas naturale in Val Padana, lo sviluppo del business dell’estrazione e della distribuzione, e il suo impegno nel promuovere una regolamentazione dei mercati energetici nazionali sono gli aspetti più salienti delle prime attività di Mattei. Nel 1953 fu nominato Presidente dell’Ente Nazionale Idrocarburi (Eni), la società energetica statale che volle costituire e che contribuì a fondare.
Mattei guidò il gruppo Eni unendo lungimiranza e pragmatismo: le nuove condizioni di partecipazione offerte ai paesi produttori di petrolio, le misure prese per contenere i prezzi finali dell’energia ai consumatori, il lancio di una grande e moderna industria nucleare e petrolchimica nazionale, l’offshoring delle competenze qualificate di ingegneria per le operazioni all’estero, il focus sulla ricerca, l’innovazione e la meritocrazia testimoniano le sue abilità manageriali e un autentico impegno per il progresso economico e sociale.
Durante la fase di espansione dell’Eni, Mattei morì tragicamente in un incidente aereo il 27 ottobre del 1962 nei cieli di Bascapè in provincia di Pavia. Il ruolo determinante di Mattei nell’appoggio alla cultura, alla ricerca e alla collaborazione rappresentano l’eredità più preziosa per la Fondazione che porta il suo nome.
Passione, visione strategica e innovazione: l'eredità di Enrico Mattei ha permesso a eni di diventare la sesta più grande compagnia di petrolio e gas nel mondo e di svolgere un ruolo di primo piano nel settore energetico.
Enrico Mattei era dotato di un pensiero visionario, al punto da riuscire a trasformare un paese agricolo uscito sconfitto dal secondo conflitto mondiale in una nazione industriale avanzata equipaggiata di una compagnia energetica di proprietà dello Stato, mobilitando il sistema politico e coinvolgendo diversi attori della società nello sviluppo economico e civile.
Mattei fu uno dei primi italiani a sviluppare una mentalità di frontiera nel business e a diffondere un autentico rispetto per le altre culture. Era poi fermamente convinto che investire nelle giovani generazioni fosse un elemento chiave per lo sviluppo, in particolare puntando sull’eccellenza in istruzione, formazione e ricerca di soluzioni innovative.
L’eredità più preziosa del pensiero di Mattei per FEEM è l’abilità nell’immaginare il futuro. La Fondazione ambisce a mantenere viva questa capacità di rispondere alle sfide di oggi e di domani, rinnovando ogni giorno il proprio impegno nella ricerca, nel supporto alla policy e alla società civile.