Sassi di Matera. Per una nuova stagione
11.03.2020
A cura di Angela Colonna, Michele Morelli, Annalisa Percoco, Vincenzo Santochirico
La storia dell’evoluzione dell’ecosistema dei Sassi di Matera rappresenta un esempio straordinario di completa fusione tra uomo, fenomeni culturali e natura, a testimonianza di un modo di abitare in armonia con l’ambiente che si presenta quale valore universale. Matera è così emblema di un complesso e geniale sistema territoriale che, per necessità , ha saputo gestire in modo razionale e sostenibile le scarse risorse naturali a disposizione. Un ecosistema urbano specchio di una cultura che ha saputo mantenere inalterato lungo i secoli un rapporto equilibrato con il proprio ambiente naturale, contribuendo nel panorama internazionale alla definizione della città sostenibile e resiliente, caratterizzata da processi circolari e simbiotici, tipici dell’economia circolare. Matera conferma che le città sono luoghi ideali per affrontare e gestire le sfide complesse legate all’esaurimento delle risorse naturali, agli impatti dei cambiamenti climatici, al degrado ambientale, all’inquinamento, al consumo di suolo, alle questioni di salute umana e all’esclusione sociale. In questo ragionamento, l’Agenda 2030 e i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) rappresentano una sfida ineludibile. È quanto, d’altra parte, richiede con sempre maggiore pressione la comunità che, con consapevolezza crescente, guarda alla sostenibilità delle città come elemento cruciale per l’incremento al contempo della qualità della vita e delle opportunità economiche e lavorative nelle aree urbane.
Ospitare nella propria collana Percorsi la pubblicazione dedicata alle riflessioni emerse in occasione delle celebrazioni per il venticinquennale dell’iscrizione dei Sassi nella lista del Patrimonio mondiale rappresenta per la Fondazione Eni Enrico Mattei un contributo alla localizzazione dell’Agenda 2030 e alla divulgazione di modelli di consumo responsabili. Tutto ciò nella convinzione che la sostenibilità non può essere esclusivamente legata a un vincolo posto dall’alto, ma deriva dalla capacità di autoregolazione dello sviluppo stesso da parte delle persone e delle comunità locali al fine di preservare i beni comuni che si pongono alla base del loro benessere. La sostenibilità dei processi di sviluppo si lega, oggi più che in passato, alla capacità di muoversi nell’ambito dell’economia immateriale, dove il valore non dipende dalla quantità delle risorse consumate, ma dai significati associati al consumo. Queste riflessioni di carattere più generale rappresentano le premesse teoriche e metodologiche che fanno da cornice alle attività di ricerca che la Fondazione Eni Enrico Mattei sviluppa in Basilicata.
La storia dell’evoluzione dell’ecosistema dei Sassi di Matera rappresenta un esempio straordinario di completa fusione tra uomo, fenomeni culturali e natura, a testimonianza di un modo di abitare in armonia con l’ambiente che si presenta quale valore universale. Matera è così emblema di un complesso e geniale sistema territoriale che, per necessità , ha saputo gestire in modo razionale e sostenibile le scarse risorse naturali a disposizione. Un ecosistema urbano specchio di una cultura che ha saputo mantenere inalterato lungo i secoli un rapporto equilibrato con il proprio ambiente naturale, contribuendo nel panorama internazionale alla definizione della città sostenibile e resiliente, caratterizzata da processi circolari e simbiotici, tipici dell’economia circolare. Matera conferma che le città sono luoghi ideali per affrontare e gestire le sfide complesse legate all’esaurimento delle risorse naturali, agli impatti dei cambiamenti climatici, al degrado ambientale, all’inquinamento, al consumo di suolo, alle questioni di salute umana e all’esclusione sociale. In questo ragionamento, l’Agenda 2030 e i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) rappresentano una sfida ineludibile. È quanto, d’altra parte, richiede con sempre maggiore pressione la comunità che, con consapevolezza crescente, guarda alla sostenibilità delle città come elemento cruciale per l’incremento al contempo della qualità della vita e delle opportunità economiche e lavorative nelle aree urbane.
Ospitare nella propria collana Percorsi la pubblicazione dedicata alle riflessioni emerse in occasione delle celebrazioni per il venticinquennale dell’iscrizione dei Sassi nella lista del Patrimonio mondiale rappresenta per la Fondazione Eni Enrico Mattei un contributo alla localizzazione dell’Agenda 2030 e alla divulgazione di modelli di consumo responsabili. Tutto ciò nella convinzione che la sostenibilità non può essere esclusivamente legata a un vincolo posto dall’alto, ma deriva dalla capacità di autoregolazione dello sviluppo stesso da parte delle persone e delle comunità locali al fine di preservare i beni comuni che si pongono alla base del loro benessere. La sostenibilità dei processi di sviluppo si lega, oggi più che in passato, alla capacità di muoversi nell’ambito dell’economia immateriale, dove il valore non dipende dalla quantità delle risorse consumate, ma dai significati associati al consumo. Queste riflessioni di carattere più generale rappresentano le premesse teoriche e metodologiche che fanno da cornice alle attività di ricerca che la Fondazione Eni Enrico Mattei sviluppa in Basilicata.