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 ”I risultati collegati agli eventi che abbiamo analizzato ci dicono che stime pubblicate finora hanno sottostimato di molto il vero impatto delle calamita’ naturali, ignorando l’impatto sociale e ambientale”.

E’ questo, in estrema sintesi, il risultato che Jaroslav Mysiak, ricercatore della Fondazione Eni Enrico Mattei e del Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici, ha presentato nel corso della giornata dedicata allo studio delle calamita’ naturali e dei loro impatti nella sede della Fondazione Mattei all’isola di San Giorgio, a Venezia.

I dati presentati da Mysiak si inseriscono nel progetto ‘Preempt’ finanziato dall’Europa nel tentativo di rivalutare dal punto di vista economico i danni di tali eventi estremi e contribuire a formare una base conoscitiva comune a livello continentale, per studiare le politiche di mitigazione del rischio applicabili. ”Non avendo informazioni sui dati economici – ha proseguito il ricercatore – possiamo affermare che l’attuale base di conoscenze e’ molto carente. E’ dunque importante dedicare tempo e lavoro, rivalutando in particolare gli aspetti omessi in precedenza. Noi abbiamo analizzato alcuni eventi verificatisi in Italia, Germania, Spagna e Belgio, cercando di contribuire, a livello europeo, alla banca dati sugli impatti delle alluvioni promossa dall’Agenzia ambientale europea e all’attuazione della direttiva alluvioni, considerando che quest’anno dovrebbero essere resi disponibili i primi risultati relativi alla valutazione degli impatti”.

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