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In un articolo pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore di venerdì 6 marzo 2020, Simone Tagliapietra, docente dell’Università Cattolica di Milano e ricercatore della Fondazione Eni Enrico Mattei, plaude all’iniziativa di un Green Deal europeo promosso dalla Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen, sottolineando l’importanza di una scelta che esplicita la volontà politica di perseguire un obiettivo, quello della decarbonizzazione, che scienza ed economia indicano come raggiungibile.

È un passo importante, ma, tuttavia, non ancora sufficiente. C’è la necessità che i contenuti di questo programma si estendano oltre i confini del Vecchio Continente, in attività quali i programmi di cooperazione nel settore energetico tra Europa e Africa: per Tagliapietra è indispensabile, infatti, superare la frammentarietà delle iniziative europee volte a promuovere l’elettrificazione e lo sviluppo sostenibile del continente africano.

Per farlo, è decisivo realizzare al più presto un’unica entità finanziaria per lo sviluppo sostenibile, come la Banca europea per il clima e lo sviluppo sostenibile proposta a fine 2019 dal Gruppo di saggi sull’architettura finanziaria europea istituito e consultato dal Consiglio europeo.

Essa dovrebbe divenire il braccio di investimento esterno del Green Deal europeo, e cioè uno strumento in grado di centrare gli obiettivi della politica ambientale europea e di creare opportunità per le economie europea ed africana, oltre a rilanciare il ruolo dell’Unione Europea nello scenario geopolitico mondiale.

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