In che rapporto si trova il territorio della Rete con il territorio
reale? In che modo il Web può essere di supporto alle pratiche di
partecipazione formali ed informali nella gestione del territorio? La
risposta che il volume – sia attraverso riflessioni di sistema, sia
proponendo esperienze concrete – dà a queste domande si fonda sull’idea
che le tecnologie della comunicazione e dell’informazione possono
rappresentare un utile strumento per il rinnovo dell’azione e
dell’organizzazione politica. In primo luogo per le collettività locali:
ove la Rete può costituire un mezzo a  disposizione delle comunità per
una gestione del territorio equilibrata, partecipata e condivisa. In
questi contesti, la Rete è paragonabile ad un elastico che collega la
realtà al Web: quando è in tensione vibra. È la tensione che alimenta il
movimento,
il dibattito, la condivisione e il dialogo, creando l’occasione di
risposte condivise e scenari di intervento. Senza velleitarismi né
spontaneismi, in contesti ordinati di e-governance  opportunamente
ragionati e progettati, nell’ambito dei quali
i cittadini possano far sentire la propria voce, e questa possa essere
raccolta e tenuta in conto dalle istituzioni chiamate a rappresentarli.

In che rapporto si trova il territorio della Rete con il territorio reale? In che modo il Web può essere di supporto alle pratiche di partecipazione formali ed informali nella gestione del territorio? La risposta che il volume – sia attraverso riflessioni di sistema, sia proponendo esperienze concrete – dà a queste domande si fonda sull’idea che le tecnologie della comunicazione e dell’informazione possono rappresentare un utile strumento per il rinnovo dell’azione e dell’organizzazione politica. In primo luogo per le collettività locali: ove la Rete può costituire un mezzo a  disposizione delle comunità per una gestione del territorio equilibrata, partecipata e condivisa. In questi contesti, la Rete è paragonabile ad un elastico che collega la realtà al Web: quando è in tensione vibra. È la tensione che alimenta il movimento, il dibattito, la condivisione e il dialogo, creando l’occasione di risposte condivise e scenari di intervento. Senza velleitarismi né spontaneismi, in contesti ordinati di e-governance  opportunamente ragionati e progettati, nell’ambito dei quali i cittadini possano far sentire la propria voce, e questa possa essere raccolta e tenuta in conto dalle istituzioni chiamate a rappresentarli.